Whirlpool ripropone la chiusura: stop a Napoli a partire da ottobre
L’azienda: disponibili a supportare il progetto di reindustrializzazione
È stato fissato per il 31 luglio un nuovo incontro sulla vertenza Whirlpool ed in particolare sul futuro di Napoli. Ma per il momento l’unica certezza è che l’azienda nell’incontro in videoconferenza di ieri convocato dal Mise con Invitalia, sindacati e regione Campania ha ribadito la propria volontà a lasciare entro il 31 ottobre prossimo il sito produttivo di Napoli.
« A prescindere dagli effetti del Covid, la produzione nel sito Whirlpool di Napoli cesserà il 31 ottobre», ha dichiarato l’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, aggiungendo di aver già dato comunicazione ai fornitori. E ha aggiunto: « Noi siamo disponibili a supportare il progetto di reindustrializzazione per garantire la continuità produttiva del sito di Napoli » , sottolineando anche il calo dei volumi conseguente all’emergenza Covid per cui a livello europeo è prevista una contrazione dei volumi produttivi di circa 2 milioni di unità, legata al crollo nel secondo trimestre » .
Per il prossimo incontro sul tavolo ci sarà anche la presentazione del business plan e soluzioni concrete da parte di Invitalia.
«Dal primo giorno abbiamo detto che siamo disposti a fare qualsiasi cosa perché Whirlpool resti a Napoli. Intanto stiamo lavorando con Invitalia ad un possibile piano B, ma resta intesa l’opzione A di individuare gli strumenti necessari per mantenere la produzione a Napoli», ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. E ha aggiunto: « Non possiamo dire che tutti gli esempi di reindustrailizzazione in Italia siano falliti » , ha aggiunto.
Dura la reazione dei sindacati. « La Fiom non è più disponibile ad accettare lo schema già sperimentato del Governo che finanzia e legittima dubbie reindustrializzazioni che hanno il fiato corto e non è quello di cui ha bisogno il Paese per un serio rilancio industriale » , ha dichiarato la segretaria nazionale Fiom- Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, Barbara Tibaldi.
« Bisogna evitare di arrivare al prossimo autunno con elementi di incertezza ed utilizzare il mese di luglio per trovare soluzioni che garantiscano la continuità occupazionali e garanzie di lungo periodo » , ha aggiunto la segretaria nazionale della Fim-Cisl, Alessandra Damiani, chiedendo di mettere da parte tatticismi e di « giocare a carte scoperte » .