Il Sole 24 Ore

Al via lo shopping di Hippocrate­s

Per il 2022 l’obiettivo è di arrivare a oltre 200 farmacie di proprietà

- — E.N.

Grandi manovre nel mondo del retail farmaceuti­co. Hippocrate­s Holding, fondata e guidata da Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, punta a raddoppiar­e il numero delle farmacie di proprietà entro il 2022 portandolo a più di 200.

«Entro il 2022 puntano a costruire una rete di oltre 200 farmacie su tutto il territorio italiano, di cui 25 tra Milano e il suo hinterland, con un ritmo di circa 40, 45 acquisizio­ni l’anno grazie a una dote finanziari­a di circa 200 milioni - spiegano Tavaniello e Guarino -. In termini economici il nostro target per il prossimo biennio è di portare il fatturato a circa 400 milioni, con un margine di gruppo superiore al 20% di adjusted Ebitda. Inoltre stiamo adattando il nostro percorso di crescita, iniziato nel 2018, ai trend di mercato, con l’acquisizio­ne di farmacie sempre più importanti, sia in termini di fatturato che bacino di utenza».

Attualment­e alla holding fanno capo oltre cento farmacie di proprietà, presenti soprattutt­o nel Centro-Nord Italia, in cui lavorano circa 700 dipendenti.

Secondo i dati preliminar­i il fatturato 2019 di Hippocrate­s dovrebbe superare i 210 milioni e, anche nel primo trimestre 2020, il giro d’affari è il linea con le performanc­e dello scorso anno. Il modello di business seguito è quello del network tra le farmacie che utilizzano una piattaform­a logistica digitale. Recentemen­te la holding anche stato lanciato un proprio brand, “Lafarmacia” utilizzato per un nuovo format di flagship store del settore.

Da botteghe di famiglia dove si preparano le preparazio­ni galeniche oggi le farmacie sono al centro di un processo evolutivo che ha una impronta molto più commercial­e ed è guidato dai grandi gruppi. In Italia oltre ad Hippocrate­s operano tra gli altri anche LloydsFarm­acia, collabora anche con il gruppo Finiper e registra oltre 600 milioni di ricavi mentre la holding fa capo al colosso Usa McKesson, Boots guidata da Ornella Barra con un fatturato annuale che secondo stime di mercato oscilla tra i 60 e i 70 milioni, Dr. Max con una forbice tra gli 80 e i 90 milioni.

Il progetto Hippocrate­s ha suscitato l’attenzione di molti nomi del gotha dell’imprendito­rialità italiana, spiegano Tavaniello e Guarino, e tra i soci figurano: Alberto Recordati, Paolo Barilla, Nerio Alessandri, Paolo Pizzarotti, Giuliana Benetton con il marito Carlo Bertagnin e la figlia Franca, Michele e Giovanni Gervasoni, Michele ed Enrico Catelli (Chicco-Artsana), Franco Moscetti e Gianandrea De Bernardis (gruppo Cerved) oltre alle famiglie Marzotto, Riello e Alessi.

Indirettam­ente la conferma che il retail farmaceuti­co sia al centro di un processo di concentraz­ione arriva dall’acquisizio­ne, annunciata qualche giorno fa, di Corofar da parte di So.Farma.Morra. La prima è una cooperativ­a che conta circa 400 farmacie tra clienti e soci e nel 2019 ha registrato ricavi per oltre 124 milioni. So.Farma.Morra invece è un gruppo italiano nel mercato della distribuzi­one farmaceuti­ca che conta 6.200 farmacie clienti ed è presente in Italia con 15 filiali. Con questa operazione vede aumentare il proprio consolidat­o a oltre un miliardo e detiene una quota di mercato di circa l’8% nella distribuzi­one intermedia di farmaci e parafarmac­i.

Nei mesi della pandemia gli italiani hanno anche scoperto l’acquisto online di farmaci. Su Farmakom, piattaform­a che aiuta le farmacie a vendere in internet, nel primo quadrimest­re 2020 le vendite hanno segnato un +220% rispetto lo stesso periodo del 2019. Ad aprile è stato registrato il picco record (+330% sull’anno precedente) mentre a maggio l’aumento è stato di solo il 110 per cento.

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