Sace-Confindustria: ciclo d’incontri al via
Il tour in tutta Italia servirà a illustrare le misure anti crisi e quelle per la ripresa
L’obiettivo è chiaro: aiutare le imprese e le filiere sul territorio a districarsi tra le diverse misure contenute nei provvedimenti varati dal governo per far fronte agli effetti dell’emergenza coronavirus in modo da individuare le soluzioni più efficaci per accelerare la ripresa. Un momento di dibattito e ascolto, dunque, per rilanciare il tessuto produttivo. Così Sace e Confindustria hanno deciso di unire le forze promuovendo un ciclo di incontri lungo tutta la penisola, partito nei giorni scorsi dalla Campania, che oggi farà tappa in Veneto per poi proseguire in Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Sicilia.
Al centro del confronto organizzato in collegamento web, quindi, le misure già operative per far fronte alla crisi ma anche, come detto, quelle finalizzate a promuovere la ripartenza economica. Il tutto sfruttando la triangolazione tra Sace, pivot di Garanzia Italia, uno degli strumenti principali messi in campo dall’esecutivo per sostenere le aziende colpite dall’impatto del Covid-19 e i cui risultati saranno illustrati durante il tour in giro per l’Italia, i vertici delle Confindustrie regionali e territoriali e le banche, altro snodo cruciale del sistema predisposto dal governo per rispondere all’emergenza provocata dalla pandemia.
«Abbiamo lanciato questa serie di incontri che toccheranno tutta Italia - spiega Pierfrancesco Latini, numero uno di Sace - perché crediamo nelle potenzialità di un confronto costruttivo con banche e aziende, per migliorare sempre più la nostra offerta e capacità di risposta a sostegno di tutto il tessuto imprenditoriale nazionale. Viviamo una situazione senza precedenti con risorse ingenti messe a disposizione dal governo che le imprese possono sfruttare per far fronte alle proprie esigenze di liquidità e per sostenere piani di rilancio, puntando su innovazione, trasformazione digitale, linee green e nuove opportunità di sviluppo». Per questo, prosegue il top manager, «riteniamo il ruolo di Confindustria fondamentale come veicolo e regia per i grandi progetti, così come quello delle banche che sono la cinghia di trasmissione imprescindibile per realizzare queste iniziative».
Un’iniziativa importante, è il commento di Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria con delega al credito, alla finanza e al fisco, «perché dedicata ad ascoltare le esigenze delle imprese e delle filiere sui loro territori. Siamo convinti che solo attraverso l’ascolto si possano definire strategie di intervento davvero efficaci per dare impulso alla ripresa del ciclo economico. Da settembre sarà indispensabile guardare oltre l’emergenza di liquidità necessaria per far fronte all’impatto della crisi e serviranno strumenti e prodotti per assicurare il riequilibrio finanziario delle imprese e sostenerne gli investimenti e i piani di sviluppo a lungo termine. Inoltre occorreranno misure per tutelare e potenziare le nostre filiere strategiche».
Insomma, passata la fase emergenziale, le imprese auspicano interventi di ampio respiro dopo quelli già messi in pista per fronteggiare gli effetti immediati della crisi, tra cui figura Garanzia Italia che, stando all’ultimo conteggio diffuso nei giorni scorsi dalla task force per l’attuazione delle misure adottate dal governo, ha raggiunto finora l’asticella di circa 8 miliardi di operazioni accompagnate dalla copertura pubblica a favore di circa 150 aziende.