Sì all’attività in laboratorio Due o più turni per la refezione
Le scuole primarie si avvarranno di tutte le forme di flessibilità previste dalle norme sull’autonomia scolastica sulla base di spazi a disposizione ed esigenze di famiglie e territorio.
Una volta garantito l’assoluto rispetto del distanziamento fisico, il Cts, a ridosso della ripresa scolastica, sulla base dell’andamento dell’epidemia anche in riferimento ai diversi contesti territoriali, valuterà la necessità dell’obbligo di mascherina per tutta la durata della permanenza a scuola. Sarà necessario prevedere una nuova organizzazione degli spazi esterni e interni, per evitare raggruppamenti o assembramenti e garantire ingressi, uscite, deflussi e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica, per alunni, famiglie, personale scolastico e non scolastico.
A ciascun alunno sarà garantita la medesima offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti, per realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale. Si possono ipotizzare un’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso, una frequenza scolastica in turni differenziati, una diversa modulazione settimanale del tempo scuola. Si prediligeranno attività didattiche di carattere laboratoriale che saranno organizzate in sicurezza e in ambienti igienizzati ad ogni cambio di gruppo classe.
Stante anche il ruolo educativo e sociale, la refezione scolastica andrà garantita per tutti gli aventi diritto, seppure con soluzioni organizzative differenti per ciascuna scuola. Oltre alla necessaria e approfondita pulizia dei locali adibiti alla refezione, le scuole, assieme all’ente locale, potranno valutare l’opportunità di effettuare la refezione in due o più turni, oppure, qualora questa modalità non sia percorribile, erogare il servizio all’interno dell’aula didattica, opportunamente areata e igienizzata.