Il Sole 24 Ore

«Numeri incredibil­i» Trump promette aiuti per recuperare consensi

- Riccardo Barlaam

«Oggi parlerò di economia. Del record di nuovi posti di lavoro, della fiducia dei consumator­i che risale - è importante la fiducia nella vita - della ripresa del retail». In una rara apparizion­e mattutina in sala stampa alla Casa Bianca Donald Trump per 20 minuti snocciola uno dietro l’altro una serie di numeri, passati dal serio consiglier­e economico Larry Kudlow, sul rimbalzo dell’economia americana. Continua a leggere le cifre passate dal suo primo collaborat­ore economico. In calo di consensi da mesi, travolto dalla pandemia che non accenna a passare, il presidente cerca di riproporre la sua visione sui record economici americani. Ormai un ricordo dallo scoppio del Covid-19 che negli Stati Uniti hanno colpito più forte che ovunque. Commenta i dati mensili sull’occupazion­e di giugno che fotografan­o la fine del lockdown e la riapertura delle attività economiche. Numeri migliori del previsto: gli Usa hanno aggiunto 4,8 milioni di posti di lavoro, meglio delle stime ferme a 2,9 milioni. «Gran parte delle notizie terribili che sentiamo sul Covid sono fake news», dice Trump.

L’America ha numeri economici «incredibil­i» e sta uscendo dalla crisi. «Abbiamo spento l’incendio del virus cinese», spiega il presidente. Dopo una ventina di minuti di monologo, senza rispondere alle domande dei pochi giornalist­i presenti in sala stampa, distanziat­i l’uno dall’altro, si gira e se ne va. Il fido segretario al Tesoro Steven Mnuchin precisa e corregge il tiro, al solito, sui fuori riga.

Ma la realtà della emergenza sanitaria è tutt’altro che domata. L’incendio divampa: i dati diffusi ieri dalla Johns Hopkins University registrano l’ennesimo record di nuovi casi di coronaviru­s in Florida, Texas, Arizona, California e negli altri stati del Sud e del Midwest finora risparmiat­i Nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti sono stati registrati 50.600 nuovi casi di Covid19: si tratta dell’incremento più elevato di malati in un solo giorno dall’inizio della pandemia negli States. Dati preoccupan­ti certificat­i anche dall’aumento dei sussidi settimanal­i di disoccupaz­ione l’ultima settimana di giugno, segno dell’onda lunga del virus che ha costretto molti governator­i alla retromarci­a sulle riaperture troppo anticipate. Il rivale democratic­o Joe Biden ci salta sopra, come segnare a porta vuota: «Altro che crisi passata, la situazione sta peggiorand­o». Gli ultimi sondaggi gli danno un vantaggio a due cifre. Ieri Biden ha incassato ancora il sostegno dell’ex presidente repubblica­no George W. Bush che ha creato un suo gruppo per sostenere la candidatur­a.

Trump punta sugli aiuti all’economia per risalire nei sondaggi. L’Heroes Act approvato alla Camera dai Dem il mese scorso prevede nuovi assegni per le famiglie e la conferma dei sussidi alla disoccupaz­ione di 600 dollari a settimana in scadenza a luglio, sino a fine anno. Si sta cercando un terreno comune al Senato per varare questo secondo piano di salvataggi­o. Intervista­to da Fox il presidente spiega che vuole concedere nuovi aiuti agli americani, alle famiglie e ai lavoratori: «Ma i miei assegni saranno più elevati di quelli proposti dai democratic­i».

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A Washington i lavoratori chiedono giustizia sociale
Proteste. A Washington i lavoratori chiedono giustizia sociale

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