Fielmann, ripartenza con nuovi store e lenti che non si appannano
Apertura confermata a Livorno e strategia omnicanale per il futuro
«Non sarà un anno facile, ma ce la metteremo tutta. Penso che l’epidemia di Covid19 abbia riportato l’attenzione dei clienti sia sulla qualità del prodotto, letta anche in rapporto al prezzo, sia sul livello del servizio. La combinazione sulla quale, da sempre, puntiamo anche noi». A parlare è Ivo Andreatta, country manager di Fielmann in Italia. L’azienda tedesca - un gruppo da 1,52 miliardi di fatturato consolidato 2019, con 8,3 milioni di occhiali venduti - produce lenti e occhiali, sia da vista sia da sole, ed è presente nel nostro Paese da cinque anni esatti: «Abbiamo aperto la filiale italiana il 2 luglio 2015 - continua - e l’Italia continua a essere il mercato più promettente e noi continuiamo a perseguire gli obiettivi che abbiamo stabilito per questo mercato: 80 negozi, 140 milioni di euro di fatturato e 700mila paia di occhiali vendute».
Obiettivi ambiziosi, che devono fare i conti con un anno difficile: «Il 2020 - dice Andreatta - era partito molto bene, con i primi due mesi dell’anno in cui abbiamo registrato risultati positivi». Poi è arrivato il Covid-19: «Nei mesi di marzo e aprile abbiamo dovuto interrompere le normali operazioni per via del lockdown e abbiamo messo i nostri dipendenti in cassa integrazione, integrando comunque il reddito netto al 100 per cento. L’azienda ha riconvertito parte della filiera alla produzione di occhiali protettivi e i negozi li abbiamo tenuti aperti un paio d’ore al giorno: gli occhiali sono un bene di prima necessità e infatti abbiamo assistito medici, infermieri e persone impiegate nei servizi cosiddetti essenziali». Dal 4 maggio, le porte dei negozi Fielmann si sono riaperte al grande pubblico, nel rispetto di misure di sicurezza severe che l’azienda, trovandosi di fronte a normative regionali diverse, ha “armonizzato” internamente. «Abbiamo visto tanta gente tornare nei negozi, che abbiamo aperto con orari standard e ingressi contingentati o su appuntamento: un segnale incoraggiante», dice Andreatta. Che racconta come alcuni prodotti già nel catalogo Fielmann siano diventati super richiesti proprio a causa del Covid-19: «Oggi quello degli occhiali che si appannano è diventato un problema quotidiano per chi indossa le mascherine; noi, per conto nostro, avevamo già in catalogo delle lenti “anti fog” (anti nebbia, ndr) che ora sono molto richieste perché, appunto, evitano l’appannamento».
Forte di questa ripartenza positiva, Fielmann conferma alcune aperture: «Apriremo il 28esimo negozio italiano a Livorno e altri due negozi nel Nord Italia entro la fine dell’anno». L’incognita, per ora, è quella dei turisti stranieri: «Abbiamo negozi in aree ad alta densità turistica come Milano, Como, l’Alto Adige e per ora le presenze non sono consistenti».
Non è invece ancora il momento per Fielmann per un e-store: «Siamo ottici e il nostro business ha un legame forte con il negozio fisico, dove è possibile avere una consulenza tecnica su lenti e lenti a contatto, ma implementeremo una strategia omnichannel anche in Italia, come abbiamo fatto in Germania» , chiosa il country manager.