«Più promozione per ripartire»
Sostegni effettivi alla liquidità, più flessibilità sugli ammortizzatori sociali e un’iniziativa promozionale nazionale per far ripartire il turismo. Sono le priorità per il vino made in Italy secondo Sandro Boscaini, presidente di Federvini, ma anche titolare anche titolare di Masi Agricola,di Masi Agricola, una una delle delle griffe dell’Amarone e dei vini premium italiani, quotata al listino Aim di Borsa italiana. Il segmento dei vini Premium è fortemente penalizzato dall’ emergenza Covid-19che Covid-19ch eh a provocatola serrata della ha provocatola serrata della ristorazione italiana e internazionale, il principale canale di vendita per i vini di qualità. «I ristoratori si trovano in pessime acque – spiega Boscaini – con pesanti problemi di mancanza di liquidità che inevitabilmente si riverberano sul nostro settore. Gli aiuti Gli aiuti promessi dal Governo promessi dal Governo( i 25 mila euro) sono giunti solo a pochi operatori. Nelle grandi città sono ancora chiusi molti ristoranti dei centri storici spesso deserti. Manca la clientela, quella che si muove per lavoro e che in smart working non si muove più. Per questo occorre rendere effettivi i sostegn0ri alla liquidità e consentire a chi vuole riaprire di ricorrere ancora agli ammortizzatori sociali. In modo da utilizzare a rotazione il personale e sostenere chi scommette sulla riapertura. Ma il vero dramma è un altro.
Quale?
Il blocco del turismo che ha un doppio pesante effetto sul vino italiano: daunlato crollano le vendite( si stima che nel 2019 la metà degli 80 milioni di turisti venuti in Italia abbia acquistato almeno una bottiglia ), dall’ altro viene a mancare un importante volano promozionale dovuto proprio ai viaggia toriche, assaggiata una bottiglia, poi diventano promoter dei vini made in Italy.Granp arte del recente successo di etichette come il Lugana e il Bardolino si spiega così.
Secondo molti produttori pesa anche lo stop dei servizi al turismo.
Vero. È venuto a mancare un altro trainoÈ venuto a mancare un altro traino importante, come idutyfree, iduty free, leforniture alle compagnie aree, agli alberghi e alle crociere. Tutto un indotto che di solito premiai vi nidi qualità made in Italyeconp remi a ivi nidi qualità made in Italyec on un maggior valo raggiunto. Nona caso si stima che l’ universo del“fuori casa” rappresentiil 30% rappresenti il 30% delle vendite in volume di delle vendite in volume di vino ma il 50% in valore.
Come ripartire?
Molte regioni si stanno dando da fare, Trentino Alto Adige in testa. Ma più che le singole iniziative serve un’azione di sistema. Deve essere l’Italia che invita, in sicurezza, i turisti nel nostro paese. E poi bisogna far ripartire la promozione all’estero. Vanno bene le distillazioni ma ciò che crea posizionamento e benefici duraturi è solo la promozione. In più quest’anno abbiamo perso anche le vetrina di Vinitaly e delle anteprime. Occorre inventarsi un’alternativa, e farlo presto.