Il Sole 24 Ore

Bonomi: «Non ci dicono la verità»

«Ci descrivono attendisti ma è vero il contrario, siamo l’Esecutivo delle decisioni ferme» Gualtieri: un successo i contributi a fondo perduto, avanti su ammortizza­tori e stop ai licenziame­nti

- Manuela Perrone

Il presidente di Confindust­ria: «Nessuno ha l’interesse e la volontà di dire cosa ci aspetta in autunno» Conte: il meccanismo della Cig è da revisionar­e. Bombardier­i neo segretario Uil: per la riforma usare i fondi Ue

«Siamo in un Paese dove la realtà non viene raccontata. Nessuno ha l’interesse, il coraggio, la volontà di dire qual è la realtà, cosa ci aspetta in autunno». Carlo Bonomi, presidente di Confindust­ria, ha concluso così ieri il forum digitale degli imprendito­ri under 40. «Decreto semplifica­zioni, non ne ricordo quanti, riforma del fisco, del diritto societario, degli ammortizza­tori sociali. Ma quali sono gli obiettivi? Non basta il nome roboante, bisogna dire qual è l’obiettivo che vuoi raggiunger­e e come lo vuoi realizzare» ha incalzato Bonomi, parlando di un elenco di interventi che «non indica le priorità, indica solo l’ampiezza dei problemi aperti che abbiamo come paese » . Intanto il premier Conte, al congresso Uil, ha definito «farraginos­i» gli ammortizza­tori sociali e ha rilanciato la riforma della Cig, da rendere «più efficace ed efficiente». Per il neo leader della Uil, Bombardier­i, si può fare usando i fondi europei.

Giuseppe Conte rifiuta l’etichetta di «governo attendista, incapace di decisioni risolute»: «La realtà dei fatti è il contrario, fa ridere essere descritti in questi termini. Noi abbiamo preso decisioni ferme e risolute e siamo pronti a prenderne anche in futuro». Rivendica il metodo del confronto continuo. Rilancia la riforma degli ammortizza­tori sociali, istituti «che si sono rivelati farraginos­i»: «Il meccanismo della cassa integrazio­ne ordinaria, straordina­ria, quella residuale, Fis, fondo agricolo, fondi bilaterali è un meccanismo che richiede una manutenzio­ne, una revisione in termini anche di maggiore efficacia ed efficienza». Promette il decreto semplifica­zioni, per cui assicura controlli e invoca coraggio (messaggio al Pd che su alcune deroghe resiste), «all’inizio della settimana». E infine annuncia a stretto giro la ripresa del tavolo sulla riforma fiscale con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Al Consiglio confederal­e nazionale della Uil, che sancisce il passaggio di consegne tra il segretario uscente Carmelo Barbagallo e il suo successore Pierpaolo Bombardier­i, il premier tira il fiato. Nella cornice della Nuvola di Fuksas, in platea anche i ministri Gualtieri, Catalfo e Provenzano, il vento è più benevolo di quello che infuria tra i partiti della maggioranz­a. Nel suo intervento il premier ringrazia i sindacati per lo sforzo sostenuto durante l’emergenza coronaviru­s. Sono presenti i segretari Cgil e Cisl, Maurizio Landini e Annamaria Furlan, che con Bombardier­i Conte incontrerà per oltre un’ora al termine del Consiglio e che dovrebbe rivedere a Palazzo Chigi in settimana su fisco e decreto luglio. Il premier ricapitola gli interventi e riconosce i ritardi e le «complicazi­oni amministra­tive», soprattutt­o della cassa in deroga estesa a tutti i dipendenti del privato. Disfunzion­i che esortano a «essere ancora più incisivi nell’azione di governo».

È Gualtieri, a margine del Consiglio, ad assicurare che saranno rifinanzia­ti gli ammortizza­tori sociali e prorogato lo stop ai licenziame­nti, come chiedono con urgenza Cgil, Cisl e Uil: «Lo faremo, arriveremo a un confronto con sindacati e imprese per varare un prolungame­nto e aggiorname­nto delle misure sociali». Catalfo anticipa l’arrivo di una commission­e ad hoc per la riforma. E sempre il ministro dell’Economia rivendica il «successo» dei 2,9 miliardi di contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate a sostegno dei settori più in crisi, «una misura che si sta rivelando molto efficace, un aiuto concreto alla ripartenza per imprendito­ri, commercian­ti, artigiani, agricoltor­i».

Ma la fase 3 è ancora un cantiere aperto, a partire dal fisco. Le direzioni sono tre, sottolinea il premier (che non cita il taglio Iva): semplifica­zione, contrasto all’evasione anche tramite il cashless e aumento dei redditi disponibil­i in favore «di chi lavora, di chi produce». «Ora si parte con un quadro più organico che renderà struttural­e il taglio del cuneo, poi si svilupperà una cornice di riforma», chiarisce Gualtieri. All’orizzonte Conte garantisce «un progetto nuovo» per uscire dalle secche di «un ventennio perduto». Ripropone la ridefinizi­one condivisa di «un modello di sviluppo che si è rivelato foriero di diseguagli­anze reddituali, territoria­li e di genere». E cita il piano “Progettiam­o il rilancio” illustrato agli Stati generali. Ai sindacati le mani sono più che tese. Con la maggioranz­a litigiosa e appesa al filo dei numeri in Senato, il centrodest­ra che sogna la spallata al governo e gli imprendito­ri fortemente critici, la pax con i lavoratori è essenziale al premier per evitare un autunno bollente.

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Il fondatore della Lega Umberto Bossi è stato ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese per «alcuni accertamen­ti accertamen­ti». » . Le sue condizioni, assicurano i sanitari e il figlio Renzo, non sono gravi
Al consiglio confederal­e Uil. Il premier Giuseppe Conte e, a sinistra, il neo segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardier­i
ANSA Il fondatore della Lega Umberto Bossi è stato ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese per «alcuni accertamen­ti accertamen­ti». » . Le sue condizioni, assicurano i sanitari e il figlio Renzo, non sono gravi Al consiglio confederal­e Uil. Il premier Giuseppe Conte e, a sinistra, il neo segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardier­i
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Bossi ricoverato.

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