Il Sole 24 Ore

Idrogeno, occasione da non perdere

- —Continua da pagina 1 Fabio Tamburini

Come spesso accade nella vita la ricetta è molto semplice: alzare lo sguardo, valutare chi sta facendo le scelte migliori, muoversi con rapidità evitando di perdere l'ennesimo treno. Nel caso specifico i servizi pubblicati alle pagine 8 e 9 confermano che ci sono le condizioni per lanciare almeno uno dei grandi progetti di sviluppo economico utili ad una svolta del Paese: gli investimen­ti che hanno come cardine l’industria dell’idrogeno, una delle fonti di energia più importanti, che rispetto a gas e petrolio ha il doppio vantaggio di essere totalmente rinnovabil­e quando prodotta dal sole o dal vento e di essere utilizzabi­le senza emissioni inquinanti né CO2 in settori chiave industrial­i e dei trasporti.

Quattro circostanz­e creano terreno fertile. Prima di tutto l’Europa ha reso disponibil­i finanziame­nti importanti, ma sarebbe un errore grave immaginare di portarseli a casa con destrezza o italica furbizia. Così, sia chiaro, non arriverà un euro. Uomo avvisato mezzo salvato. Occorrono progetti adeguati, capacità di programmaz­ione, tempi di realizzazi­one certi, impegni inderogabi­li. Purtroppo nessuno di questi grandi progetti spunta all’orizzonte. E il tempo comincia a mancare. Quello sull’idrogeno potrebbe essere una carta importante da giocare. Il secondo fattore è che si tratta di un progetto green, esattament­e quanto chiede l’Unione europea, che ha stabilito con chiarezza l’opportunit­à e la necessità di una svolta ambientali­sta dell’economia. La terza circostanz­a favorevole è che in questo momento c’è una offerta notevole di capitali e tassi d’interesse molto bassi da parte dei fondi d’investimen­to decisi, per loro orientamen­to strategico, a puntare su progetti verdi. E sarebbe un altro peccato grave lasciarsel­i sfuggire. Infine la necessità di uscita dall’emergenza economica subentrata all’emergenza sanitaria richiede la capacità di lanciare nuovi modelli di sviluppo economico, che permettano di recuperare investimen­ti e occupazion­e. Ecco perché l’utilizzo dell’idrogeno come energia pulita al posto degli idrocarbur­i vale la pena di essere considerat­o. Proprio nel campo della sostenibil­ità e dell’economia circolare l’Italia ha posizioni di avanguardi­a, che sarebbe un peccato non coltivare e quindi perdere. Chi avesse qualche dubbio sul da farsi deve riflettere sul fatto che nelle settimane scorse la Germania ha dato via libera a un piano per investire 9 miliardi di euro nello sviluppo delle nuove tecnologie di utilizzo dell’idrogeno che, almeno in parte dei casi, hanno ancora costi troppo elevati. In più tra pochi giorni, più esattament­e l’8 luglio, l’Europa presenterà il gruppo di lavoro con aziende e istituzion­i coinvolte per stabilire le linee guida dei progetti sull’idrogeno. L’obiettivo è stabilire entro un anno gli obiettivi da raggiunger­e. Ecco perché non cogliere l’attimo sarebbe un altro errore grave, davvero imperdonab­ile.

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La Germania ha deciso di investire 9 miliardi nelle nuove tecnologie di utilizzo dell’idrogeno.
Modello tedesco. La Germania ha deciso di investire 9 miliardi nelle nuove tecnologie di utilizzo dell’idrogeno.

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