Il Centrodestra manifesta: voto in autunno—
A ciascuno il suo “timbro”. Matteo Salvini attacca il governo del «flop assoluto» e della «burocrazia», Zingaretti e Raggi (antipasto delle scalate alla regione Lazio e a Roma che la Lega tenterà), i «no della Cgil e del M5S», e poi elogia Confindustria («Bentornati imprenditori»). Giorgia Meloni di Fdi, la più applaudita, ironizza sui tanti decreti e l’assenza di «uno straccio di idee per la nazione». «Noi il popolo in piazza, loro il palazzo in villa», tuona. Antonio Tajani, il vicepresidente di Fi che apre la manifestazione del centrodestra, si concentra su libertà e giustizia: «Tutto è iniziato da una sentenza ai danni di Berlusconi cacciato dal Senato da un plotone d’esecuzione». A Piazza del Popolo la folla, meno numerosa del previsto, è seduta e rispettosa,non come il corteo del 2 giugno. I temi divisivi come il Mes sono accantonati, quelli unificanti esaltati. Due su tutti: la richiesta del voto prima possibile e la solidarietà al Cavaliere. Fi incassa 2mila firme alla proposta di una commissione d’inchiesta e alla richiesta di nominare Berlusconi senatore a vita. È la tregua in vista delle regionali, che per un giorno mette a tacere i sospetti di un tradimento azzurro a vantaggio di Conte. «Non vedo governi nati in caminetto, in villa, mi fido del Cavaliere», dice Salvini. Il sogno è la spallata in autunno. Lo chiarisce Meloni: «Vinceremo le regionali e se resteranno seduti sulle loro poltrone vi chiameremo in piazza a ottobre e saremo due milioni».