Il Sole 24 Ore

Catalogna, lockdown per 210mila abitanti—

- R.Es.

La Generalita­t catalana ha deciso di mettere in quarantena gli abitanti di 38 piccoli comuni della provincia di Segrià, che contano circa 209mila persone, a causa dell’aumento dei casi di Covid-19 in nove focolai. Dalle 16 di ieri è vietato entrare e uscire dalla provincia, ma non c’è l’obbligo di restare in casa. Resta libero di spostarsi chi deve farlo per lavoro.

Vietati gli assembrame­nti di oltre dieci persone, sia in pubblico che nelle abitazioni. I centri diurni per gli anziani sono stati chiusi, vietate le visite alle case di riposo. La polizia locale è stata mobilitata per allestire check point e controllar­e il rispetto dei divieti.

Nella città di LLeida, la terza della Catalogna a circa 150 chilometri da Barcellona, è stato istituito un ospedale da campo, con una capacità di 105 posti letto. Secondo un portavoce del Governo catalano, non si può al momento prevedere la durata del lockdown, che sarà decisa a seconda degli sviluppi epidemiolo­gici.

La Spagna è uno dei Paesi più colpiti in Europa dalla pandemia, con oltre 205.500 casi e quasi 28.400 morti. Dopo aver imposto un rigoroso lockdown il 14 marzo, il Governo ha gradualmen­te allentato le restrizion­i a partire dall’inizio di maggio e ha aperto le frontiere ai cittadini Ue e britannici.

VIETATO USCIRE ED ENTRARE L’area coinvolta è la provincia di Segrià (38 comuni): check point della polizia per controllar­e il blocco.

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