Bombardieri: ridurre le ore di lavoro a parità di salario
Rinnoviamo i contratti, livello nazionale essenziale per tutelare i lavoratori
Guarda alla tornata di contatti nazionali da rinnovare che interessa circa 14 milioni di lavoratori il neo leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, per rilanciare un messaggio: «È ora di rinnovare i contratti, tutti privati e pubblici, di cominciare a discutere della riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico».
Parlando ieri mattina alla platea del consiglio generale Uil che lo ha eletto segretario generale, alla presenza del premier Conte e di tre ministri (Gualtieri, Catalfo e Provenzano), Bombardieri ha dunque rinverdito il vecchio slogan del “lavorare meno lavorare tutti”, e rivolgendosi agli imprenditori ha fissato alcuni paletti: «Discutiamo di una diversa concezione del tempo di lavoro e di vita, del tempo di utilizzo degli impianti, della produttività magari redistribuita su più persone con una maggiore autonomia del singolo. Noi pensiamo, se effettivamente vogliamo guardare al futuro, che gli orari rigidi, l’uniformità e la stabilità dei modelli vada riaffrontata». A Confindustria ha detto: «siamo pronti a discutere e ad assumerci le nostre responsabilità, ma chiediamo più rispetto per la vita, per la sicurezza del lavoro, più considerazione per i più deboli e per chi rimane indietro. Il contratto nazionale è strumento indispensabile per raggiungere questi obiettivi».
L’altra stella polare è «una riforma fiscale che punti ad una redistribuzione della ricchezza» partendo dalla lotta all’evasione fiscale: «Colpiamo chi evade – ha scandito Bombardieri dal palco dell’Eur- senza lasciapassare per i crimini del passato, no a condoni, no a sanatorie e a scudi di qualsiasi tipo. Chi evade ruba il futuro ai nostri giovani». Parole di «apprezzamento per il premier Conte», per il suo intervento e per la scelta di partecipare ai lavori della Uil, con la richiesta di ripredere il confronto perchè «dal dialogo possono scaturire fatti concreti».