L’allarme di Bonomi: «Nel Paese occorre più responsabilità»
«Riforme infinite ma non si indicano le priorità Dopo le minacce agli industriali mi sarei aspettato reazioni forti dal Governo. Tridico insulta e non risolve i nodi, ma è ancora lì»
L’autunno difficile.
Una R in più, rispetto a quelle declinate dai Giovani imprenditori, nel convegno Ripartenza, Responsabilità, Resilienza. È la R di « realtà » : Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, la aggiunge concludendo il forum digitale degli under 40. Incalzando il governo. «Siamo « Siamo in un paese dove la realtà non viene raccontata. Nessuno ha l’interesse, il coraggio, la volontà di dire qual è la realtà, cosa ci aspetta in autunno. Mi riferisco solo ai temi economici, non a quelli politici da cui voglio sempre restare fuori » .
E ancora: « È sicuramente una realtà che le scelte pubbliche che abbiamo adottato in Italia, con i governi che abbiamo alle spalle, hanno reso più duraturi gli effetti delle crisi precedenti rispetto a tutti gli altri paesi. È realtà che l’Italia è l’unico paese europeo in recessione e stagnazione già prima degli effetti del virus e che alla fine del 2019 non aveva ancora recuperato 4 punti di Pil rispetto al 2008 ». » .
Arrivando ai tempi più recenti, e all’emergenza virus, « è una realtà – insiste Bonomi – che le misure economiche adottate siano state molto più problematiche che in altri paesi » . Il presidente di Confindustria le elenca e comincia dal decreto sul sostegno al reddito: «su 9 milioni che hanno chiesto la Cig, quasi 5 sono state erogate dalle imprese. Il presidente dell’Inps si è permesso di insultare le imprese, non ha ad oggi risolto il problema e resta ancora al suo posto » .
Decreto liquidità: « Sappiamo benissimo il calvario che hanno dovuto attraversare migliaia di colleghi imprenditori » . Il decreto rilancio: «266 pagine, 260 articoli, richiamate quasi 300 leggi di cui un decreto Regio del 1910, oltre 90 decreti attuativi. Lunedì sarà in discussione, conoscendo le tempistiche di attuazione possiamo immaginare quando avrà i suoi effetti » .
Ecco perché, ha ricordato Bonomi, nei giorni scorsi si era augurato che il Parlamento non chiudesse ad agosto: « In ferie da cosa? citando Marchionne. Mi auguro vista la gravità della crisi che tutti siano concentrati a lavorare » . Ogni governo alle nostre spalle, ha continuato il presidente di Confindustria, «ha privilegiato la spesa corrente rispetto agli investimenti pubblici, alle riforme strutturali. Possiamo utilizzare il fondo Mes, 37 miliardi da investire in un settore vitale, e non lo facciamo per questioni ideologiche » .
C’è un’altra realtà che Bonomi ha messo in evidenza: «viviamo in un momento storico in cui è pericoloso affermare le nostre idee e i nostri valori. Ha fatto bene Riccardo a ricordarlo nelle sue tesi » , ha continuato, riferendosi agli episodi di intimidazione nei confronti degli imprenditori Marco Bonometti e Stefano Scaglia, ricordati dal neo presidente dei Giovani. « Mi sarei aspettato prese di posizioni forti, corali, unanimi, da tutta la politica, dal mondo sindacale, ma soprattutto dal governo. Viviamo in tempi in cui conta di più il dividendo elettorale che la civiltà di una società».
E poi una «realtà che parla di un programma d’azione con indicazioni generali. Decreto semplificazioni, non ne ricordo quanti, riforma del fisco, del diritto societario, degli ammortizzatori sociali. Ma quali sono gli obiettivi di queste riforme? Non basta il nome roboante, bisogna dire qual è l’obiettivo che vuoi raggiungere e come si vuol realizzare. Questo insieme di realtà infinite di interventi su ogni ambito della vita italiana non indica delle priorità, indica solo l’ampiezza dei problemi aperti che abbiamo come paese » .
Nonostante tutto ciò, Bonomi resta « fiducioso » , come sottolinea alla fine del discorso. « Qui c’è una realtà che mi fa essere positivo per il futuro. Siete voi, i giovani, i Giovani di Confindustria » , ha detto Bonomi, spiegando di non aver partecipato finora a nessun convegno, dal momento che non si è tenuta l’assemblea pubblica di Confindustria causa Covid, ma che a questo non poteva mancare. « Sono qui come presidente di Confindustria per cercare di realizzare quel futuro che mi ero immaginato quando avevo la vostra età, nelle stanze di Santa Margherita e di Rapallo. La mia sensazione è che vi stiano scippando il futuro. Non fatevelo scippare, combattere per il vostro futuro e quello dei vostri figli, come l’abbiamo fatto noi prima di voi » .