Per le infrastrutture energetiche arriva lo snellimento dell’iter
Sprint sul Tyrrhenian Link Per modificare gli impianti verdi esistenti più rapidità
La spinta arriva dalla necessità di accelerare il percorso, disseminato di ostacoli, per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima ( Pniec), a partire da quelli molto ambiziosi sulle fonti rinnovabili, che dovranno essere sostenuti soprattutto da progetti di modifica degli impianti esistenti. Ecco perché nell’ultima bozza del decreto semplificazioni, che potrebbe però subire delle modifiche all’esame collegiale del Consiglio dei ministri in agenda per domani, è previsto un alleggerimento per la procedura di Via ( valutazione di impatto ambientale), in modo che riguardi la sola differenza rispetto alla situazione preesistente.
La stessa procedura di Via, sottoposta nel provvedimento a un sostanziale restyling per abbatterne la durata, è poi rivista anche con un occhio al Pniec: si prevede, infatti, un iter accelerato ( fast track) per tutte le opere ricomprese nel piano dell’esecutivo con il percorso affidato all’istruttoria di una commissione speciale composta da dipendenti pubblici.
Viene poi introdotto un ulteriore snellimento amministrativo per gli interventi sulla rete elettrica, a cominciare dal collegamento tra Campania, Sicilia e Sardegna ( il Tyrrhenian Link), opera da 3,7 miliardi e snodo cruciale anche per l’annunciato phase out del carbone ( fissato per il 2025), e su quella gas messi nero su bianco nel piano governativo, e, più in generale, per l’attività di sviluppo e autorizzativa dell'infrastruttura gestita da Terna, oltre che per le reti di distribuzione elettrica. Rispetto alle opere, si prevede un’accelerazione autorizzativa per quelle già individuate dal Pniec e inserite nel piano decennale di sviluppo di Terna ( che avrà cadenza biennale e non più annuale) consentendo, tra l'altro, « l’avvio dell’iter autorizzativo anche senza previa autorizzazione » del piano della società. Una prima risposta, dunque, ai timori espressi anche di recente da Terna che è tornata a chiedere un fast track autorizzativo per il collegamento triterminale.
Quanto al nodo Sardegna, per allineare i prezzi del gas a quelli del resto del Paese, la bozza del Dl riconosce che il sistema di approvvigionamento di gas naturale liquefatto ( Gnl), già previsto dal Pniec, sarà considerato parte della rete nazionale di trasporto (anche ai fini tariffari) e assicurato da un’interconnessione virtuale ( senza cioè alcun gasdotto dal Continente) operata mediante navi spola da Snam tra i terminali nazionali e i previsti rigassificatori in Sardegna che potranno presentare richiesta di allaccio alla rete nazionale. Il tutto con evidenti vantaggi per i consumatori sardi e per la rete di distribuzione, attualmente in costruzione, che li servirà.