La Corte Ue deciderà il 3 settembre sul Tusmar
Il ricorso dei francesi è contro il congelamento delle quote in Mediaset
Vivendi non arretra nella sua battaglia legale contro Mediaset e il progetto Mfe. Ieri è stato reso noto che arriverà il 3 settembre la decisione della Corte di Giustizia Ue sul ricorso di Vivendi contro la parte della “legge Gasparri” in base alla quale l’Agcom ha intimato ai francesi di scegliere tra la partecipazione rilevante nel Biscione o in Tim. Dinanzi all’aut aut Vivendi nel 2018 ha sacrificato la sua posizione in Mediaset congelando le quote eccedenti il 10% nella finanziaria Simon. A quest’ultima Mediaset, facendo leva su decisioni giudiziarie, ha poi sempre negato accesso e voto nelle assemblee. Sul tema Tusmar Vivendi ha presentato anche ricorso al Tar in Italia.
A questo punto è una corsa contro il tempo. Perché per Mediaset si avvicina il responso del Tribunale di Madrid (dopo l’udienza dell’1 luglio) sulla sospensione (in essere in Spagna) di Mfe. Se arrivasse in tempi brevi (è attesa in settimana) e fosse favorevole a Mediaset il gruppo di Cologno procederebbe di corsa alla fusione delle sue attività italiane e spagnole dando vita a Mfe , con una fusione transnazionale che una volta attuata sarebbe irreversibile. La decisione avversa sul Tusmar da parte della Ue non inciderebbe in questo caso nell’immediato su Mfe, ma solo in termini di risarcimento. La speranza di Vivendi è comunque che la data fissata del 3 settembre abbia un peso, magari anche in Olanda dove è pendente un ulteriore reclamo. Ma ormai il tempo stringe.