Il Sole 24 Ore

Fabi resta in allerta sugli esuberi

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Sindacato dei bancari in allerta sulle ricadute occupazion­ali del nuovo piano industrial­e di Ubi, in cui sono previsti 2mila esuberi al netto di mille assunzioni. «La nostra posizione – dichiarano il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, e il coordinato­re Fabi del gruppo Ubi, Paolo Citterio – è chiara da sempre e la ribadiamo: il rapporto deve essere di uno a due, cioè una assunzione ogni due fuoriuscit­e volontarie». Sullo stesso aspetto si sofferma anche una nota diffusa ieri da Intesa: «Le prospettiv­e di crescita della nuova realtà che risulterà dall'integrazio­ne si basano su programmi volti alla valorizzaz­ione delle risorse presenti in Ubi». Ca’ de Sass ricorda che il progetto prevede «2.500 assunzioni di giovani nel rapporto di un'assunzione ogni due uscite volontarie».

Dal canto suo Ubi in serata ha precisato che l’aggiorname­nto del Piano « prevede circa 2.000 uscite mediante esodi volontari con ricorso ad ammortizza­tori di settore compensati da 1.000 nuovi inseriment­i. Il tasso di sostituzio­ne di conseguenz­a è previsto attestarsi su un rapporto 1 a 2 » . Con riferiment­o a Intesa, invece, Ubi tramite un portavoce « chiede di precisare ai fini della massima chiarezza non solo a quale perimetro si riferiscon­o le 2.500 assunzioni, ma anche quello di riferiment­o delle 5.000 uscite previste dal piano di Intesa Sanpaolo » .

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