Il Sole 24 Ore

«Senza bonus per avviare subito i treni si rischia il flop»

- G.Sa.

«Quando parliamo di trasporto, e tanto più questo oggi vale per il Sud d’Italia, non dobbiamo confondere, come spesso si fa, l’infrastrut­tura con il servizio di mobilità, l’infrastrut­tura con la connession­e a una rete di mobilità». Ennio Cascetta, 67 anni, una carriera che si è mossa fra l’Università (Federico II di Napoli e Mit di Boston), la politica (assessore ai Trasporti in Campania dal 2000 al 2010 con il doppio dal 2000 al 2010conil doppio fiore all’occhiello della metropolit­ana di Napoli e della ferrovia Napoli-Bari) e il sostegno tecnico alle decisioni della politica (capo della struttura di missione del ministero delle Infrastrut­ture dal 2015 al 2018 nell’era Delrio con cui ha elaborato “Connettere l’Italia”). Stavolta riparte da un ragionamen­to accademico per rilanciare uno strumento di politica dei trasporti, il bonus per l’Alta velocità, che considera decisivo per superare le nuove disuguagli­anze create proprio dal progresso dei treni veloci.

Perché molti confondono e sovrappong­ono infrastrut­tura e servizio?

A trarci in inganno è forse l’esperienza fondati va delle autostrade, che ha nostro sviluppo negli anni nostro sviluppo negli anni ‘50 e ‘60. Realizzata l’autostrada, chiunque ha un’automobile o un camion, la può percorrere, spostandos­i da un punto all’altro. Infrastrut­tura e accessibil­ità a un servizio di mobilità coincidono. Ma non è così per una ferrovia o per un aeroporto. Se non abbiamo qualcuno che ci fa muovere con un treno sul binario o che ci fa volare, di quella infrastrut­tura non sappiamo cosa farcene.

La creazione di un mercato dei servizi è altro rispetto a costruire una ferrovia.

Il successo dell’Alta velocità non nasce solo dall’aver realizzato l’infrastrut­tura ma dall’ aver garantito l’ accessibil­ità ma dall’ aver garantito l’ accessibil­ità a una un buon buon servizio ferroviari­o.servizio ferroviari­o. Decisivo Decisivo è stato creare un mercato concorrenz­iale stato creare un mercato concorrenz­iale con Trenitalia e Italo. Troppi dimentican­o che oggi viaggiare sul che oggi viaggiare sul treno Avcost ameno, treno Avcostamen­o, in termini unitari, che viaggiare sugli altri treni. Non va dimenticat­o inoltre il grande contributo alla crescita del Pile dello sviluppo che hanno prodotto i servizi dell’Alta Velocità dove sono arrivati, benefici di sviluppo ed occupazion­e che dovrebbero essere estesi all’ «It alias enza AV» , al Sud ma non solo.

Quindi cosa fare per avere un’Altra velocità al Sud?

L’ errore è pensare che sia sufficient­emettere L’erroreè pensare che sia sufficient­e mettere in campo progetti infrastrut­turali molto costosi per risolvere il problema della mobilità della gente del Sud. È condizione È condizione necessaria ma non sufficient­e. Noi dobbiamo garantire un servizio e perNoi dobbiamo garantire un servizio e per farlo dobbiamo stimolare una domanda e una offerta per quel servizio. A cosa mi serve realizzare la Salerno-Reggio Calabria se poi non ci viaggerà nessuno?

Perché ripropone il bonus Alta velocità?

È il primo passaggio fondamenta­le, a mio avviso, per anticipare i benefici delle infrastrut­ture e lo sviluppo di un servizio di mobilità ferroviari­a ad alta velocità nel Sud e non solo.

Come funziona?

È una somma messa in gara e che va alle imprese che si impegnano da subito, con treni ad alta velocità, a garantire un servizio ferroviari­o con frequenze e tariffe fissati dallo Stato coniStato coni tempi di percorrenz­a minori possibili con l’ infrastrut­tura percorrenz­acon l’ infrastrut­tura esistente.

Qual è lo scopo?

Ne vedo quattro. Primo, sopperisce alla mancanza di una infrastrut­tura di Alta velocità velocità e garantisce un diritto alla mobilità al meglio nelle condizioni­garantisce un diritto alla mobilità al meglio nelle condizioni infrastrut­turali date. Attenua uno squilibrio, qui e ora. Secondo, abituagli utenti del trasporto a un’ offerta migliore, superando un certo immobilism­ocerto immobilism­o quasi fatalista fra fatalista fra chi ha i vantaggi dell’Alta velocità e chi nonliha. Terzo, creala domanda e l’ offerta perla rete futura, consentend­o anche a chi decide di testare quanta domanda potenziale c’ è potenziale c’ è e dove, quindi come aggiustare gli stessi progetti infrastrut­turali. Quarto, sviluppa sviluppa già da oggi unada oggi una concorrenz­a fra le compagnie ferroviari­e per conquistar­e il mercato del futuro.

Decisivo è stato creare un mercato concorrenz­iale. Troppi dimentican­o che oggi viaggiare sul treno Av costa meno, in termini unitari, che viaggiare sugli altri treni

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