Stazioni, il viaggio incontra l’architettura
Da Milano Centrale a Napoli Afragola, dalla futuristica Mediopadana a Torino Porta Susa, i terminal ferroviari sono un anello di congiunzione tra storia e modernità
Le stazioni ferroviarie sono un luogo di transito ma anche di incontro, simboli della rivoluzione industriale, oltre a essere divenute negli ultimi anni espressioni dell’architettura contemporanea. Incontrarsi in stazione conserva un sapore romantico. Proviamo a stilare una classifica delle 10 stazioni ferroviarie più belle d’Italia. Una serie di luoghi che, oltre a essere funzionali e accoglienti, spiccano anche per la loro piacevolezza estetica.
Milano Centrale
Apriamo la classifica con la seconda stazione ferroviaria d’Italia, per numero di passeggeri, subito dopo Roma Termini. Milano Centrale si distingue per la sua elegante architettura che armonizza diversi stili come il liberty, l’art déco e il razionalismo. Milano Centrale è come uno sperone sopraelevato proteso verso il centro della città. Si tratta di una delle stazioni italiane più grandi e la sua inaugurazione risale all’epoca fascista (1931). Nei primi anni 2000 ha subito un restyling che l’ha trasformata anche in una grande galleria, vetrina privilegiata per diversi marchi del lusso e della moda.
Napoli Afragola
Tra le stazioni italiane più belle troviamo la nuova stazione dell’alta velocità Napoli Afragola, inaugurata il 6 giugno del 2017. Una struttura a ponte che sorvola i binari e delle linee flessuose che accompagnano il movimento: queste le caratteristiche principali del progetto curato dallo studio di Zaha Hadid Architects, una società di architetti londinesi. Attualmente la stazione accoglie il transito dei treni ad alta velocità ma entro il 2022 sarà la volta dei regionali e degli intercity.
Reggio Emilia Av Mediopadana
Un’esperienza futuristica da vivere nel bel mezzo della Pianura Padana: può essere definita così la sensazione che lascia il transito in questa stazione, decisamente all’avanguardia. Una costruzione avveniristica concepita dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, lunga quasi 500 metri che si sviluppa su due livelli, composta da portali d’acciaio disposti in successione, suddivisi in moduli sfalsati che contribuiscono a creare l’effetto a onda. La Reggio Emilia Av Mediopadana è stata inaugurata nel 2013. La stazione è diventata un punto di sosta, oltre che di passaggio, perché arricchita da questa forte connotazione artistica contemporanea.
Torino Porta Nuova
Ritorniamo all’antico con Torino Porta Nuova, la cui storia è strettamente collegata a quella dell’Unità d’Italia. La stazione fu inaugurata nel 1861 e conserva ancora oggi la sua importanza essendo la terza stazione italiana, dopo Roma Termini e Milano Centrale. Si trova al quarto posto di questa classifica anche per la bellezza indiscutibile della sua facciata ottocentesca. Una particolarità di questa stazione è la presenza della Sala Gonin: si tratta di una sala d’attesa - affrescata in stile ottocentesco - che in passato veniva riservata ai reali di Savoia.
Roma Tiburtina
Dal classico al contemporaneo: la nuova stazione di Roma Tiburtina rappresenta un esempio di rinnovata architettura. L’opera, realizzata in 4 anni, è stata inaugurata nel 2011 e, nonostante la sua modernità, si è scelto di intitolarla al Conte di Cavour. Funge anche da collegamento tra i quartieri Nomentano e Pietralata. Anche questa stazione, con esercizi commerciali e servizi, assolve dunque il compito di collante sociale.
Roma Termini
È la stazione più grande d’Italia, la quinta in Europa per numero di passeggeri. Oltre a questo, la sua caratteristica principale consiste nella forza degli spazi, la quale vince sui molti altri aspetti che le hanno cambiato il volto nel corso degli anni.
Torino Porta Susa
Inaugurata il 14 gennaio 2013 dall’allora premier Mario Monti, la nuova stazione piemontese per l’Alta velocità ha ricevuto il premio Solare europeo per la volta di copertura della stazione, realizzata con un sistema fotovoltaico che consente di recuperare parte del fabbisogno elettrico dell’intero corpo stazione. L’architettura del progetto reinterpreta in chiave moderna le magnifiche gallerie urbane delle città italiane del XIX secolo e gli ambienti ferroviari delle stazioni ottocentesche.
Palermo Centrale
All’ottavo posto troviamo la stazione Centrale di Palermo che fu progettata dall’architetto Di Giovanni e inaugurata il 7 giugno 1886. Si può dire che l’aspetto che oggi la caratterizza è rimasto fedele all’originale. L’unico particolare che manca è la tettoia di ferro e vetro che fu demolita durante la II Guerra mondiale per estrarne i metalli necessari durante il conflitto.
Firenze Santa Maria Novella
La stazione di Firenze Santa Maria Novella è la quarta in Italia per flusso di passeggeri. L’edificio è l’esempio perfetto di architettura moderna, fedele allo stile razionalista italiano che si ispira al linguaggio classico onirico, con un’organizzazione degli spazi schematica e prospettica.
Bologna Centrale
Chiude la classifica, al decimo posto, la stazione di Bologna Centrale, la quinta d’Italia per dimensioni e per volume di traffico viaggiatori. Questa stazione è tristemente nota per la strage del 2 agosto 1980. L’orologio rimasto fermo alle 10,25 di quel giorno ne è diventato il simbolo.