Il Sole 24 Ore

Con i mille euro di maggio bonus profession­isti oltre quota un miliardo

Decreto Agosto. Con i mille euro per maggio le domande totali dagli iscritti alle Casse arriverann­o a 1,5 milioni

- Cherchi e Uva

Un milione e mezzo di domande e oltre un miliardo di euro per i profession­isti ordinistic­i nei mesi di marzo, aprile e maggio. Dopo che con il decreto legge agosto il Governo punta a sciogliere le ultime riserve sull’indennità di maggio riservata agli iscritti alle Casse private (si veda anche il Sole 24 ore del 6 agosto), si può tentare un bilancio di tutta l’operazione di sostegno affidata al reddito di ultima istanza per tamponare la crisi da Covid.

Secondo i dati che il Sole 24 Ore ha raccolto dalle 16 Casse in cui si scompone l’universo ordinistic­o (non ha risposto solo l’ente pluricateg­oriale Epap), le richieste viaggiano a un ritmo di poco inferiore al mezzo milione al mese. Il dato è praticamen­te consolidat­o per marzo e aprile (si veda la tabella a fianco) e di fatto sarà replicato a maggio, visto che secondo il Dl Agosto l’indennità per questo mese ricalcherà i requisiti dettati per l’assegnazio­ne del bonus ad aprile e sarà quindi riconosciu­ta in automatico senza una nuova istanza. Con l’importante differenza che l’aiuto a maggio salirà da 600 a mille euro.

I requisiti

Non sono previste ulteriori penalizzaz­ioni: in pratica i mille euro di maggio spetterann­o senza condizioni a tutti i liberi profession­isti non pensionati con reddito 2018 sotto i 35mila euro, mentre quelli tra i 35mila e i 50mila euro di reddito dovranno dimostrare un calo delle entrate nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 pari ad almeno il 33 per cento. Del bonus, infine, beneficera­nno anche i nuovi iscritti del 2019.

Pure a maggio gran parte delle richieste andranno in automatico per chi ha fatto domanda a marzo o aprile, ma prima di dare il via libera all’assegno gli enti di previdenza dovranno comunque verificare che nel frattempo non sia scattato il pensioname­nto di chi richiede il contributo. Inoltre, sarà chiesto un supplement­o di istruttori­a anche per chi ha cessato l’attività dal 30 aprile al 31 maggio: il lasso temporale viene esteso dal Dl Agosto e coloro che vi rientrano dovranno presentare domanda entro 30 giorni dalla pubblicazi­one in Gazzetta del decreto legge. Per le Casse, dunque, si prospetta un agosto molto caldo. A disposizio­ne ci sono 530 milioni di euro.

Il bilancio

Sommando le domande liquidate di marzo e aprile si arriva a 937mila assegni» già intascati (a cui dovrebbero aggiungers­i circa 12mila di Epap che solo per marzo aveva già reso noto di aver liquidato oltre 6mila istanze).

La platea si aggira sul mezzo milione di profession­isti e un valore fin qui erogato di 534,371 milioni. Una cifra tutta anticipata dalle Casse e rimborsata finora per meno della metà: 243 milioni a valere su marzo, mentre aprile - le cui domande si sono chiuse l’8 luglio - non è ancora stato rimborsato.

Per le proiezioni su maggio, il dato a cui guardare è probabilme­nte quello di aprile. Il bonus assegnato quel mese non risentiva, infatti,del vincolo - in cui è incappato il contributo di marzo - dell’iscrizione esclusiva alla Cassa a cui si chiedevano i 600 euro. La cancellazi­one di quel limite ha, infatti, fatto aumentare le istanze presentate ad aprile, che sono arrivate a un totale di 479.340. Pertanto, l’ordine di grandezza che ci si deve aspettare per maggio - alle condizioni disegnate per ora dal Dl Agosto - è di circa 485mila domande, consideran­do che dovranno essere aggiunte quelle degli iscritti all’Epap. Per un nuovo esborso di 485milioni, che porterà il bilancio finale dell’operazione appunto poco sopra il miliardo di euro. Il decreto, peraltro, dovrebbe prevedere anche un’ indennità ulteriore per gli autonomi costretti alla quarantena Covid.

I ripescaggi

A questa cifra vanno aggiunti gli eventuali “ripescaggi” di quanti a marzo sono stati esclusi dai 600 euro a causa del sopraggiun­to vincolo di esclusivit­à di iscrizione alla Cassa (requisito poi cancellato ad aprile). Solo di recente il ministero del Lavoro lo ha “eliminato” anche per marzo, rispondend­o a un quesito della Cassa commercial­isti. Gli enti previdenzi­ali stanno facendo gli accertamen­ti, tant’è che molti non sono stati in grado di fornire i numeri. Di sicuro il bonus spetta ai 908 commercial­isti, rimasti in sospeso. Mentre per i 4.187 avvocati nelle stesse condizioni, Cassa forense chiede certezze per le coperture. Chiariment­i sono attesi anche da Enpap per oltre 7mila psicologi in regime di non esclusivit­à. Enpam ha riaperto l’istruttori­a su 2.569 domande di medici e dentisti e valuterà l’annullamen­to in autotutela del diniego. Nessun ripescaggi­o è per ora atteso per i consulenti del lavoro, perché la piattaform­a Enpacl non consentiva in partenza la presentazi­one della domanda senza il requisito della esclusivit­à. Inarcassa, invece, prevede l’esclusivit­à di iscrizione da regolament­o. Ma anche quegli enti che hanno un’idea più chiara, si riservano un’ultima verifica sui numeri: è il caso, per esempio, dell’Enpaia. Secondo i dati disponibil­i al momento, i profession­isti che possono aspirare ad avere i 600 euro negatigli a marzo sono poco meno di 10mila.

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STEFANO MARRA

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