Il Sole 24 Ore

I CORSI E RICORSI DELL’AIUTO

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1 IL DEBUTTO

Il reddito di ultima istanza per i profession­isti viene previsto per la prima volta dall’articolo 44 del decreto legge 44/2020 (Dl Cura Italia). Il decreto interminis­teriale EconomiaLa­voro del 28 marzo fissa l’importo del beneficio (600 euro), i requisiti per ottenerlo, la procedura per richiederl­o. Il bonus, per il quale vengono stanziati 200 milioni di euro, deve essere chiesto dal 1° al 30 aprile alla Cassa di previdenza a cui il profession­ista è iscritto. La Cassa ha il compito di ricevere le richieste, di vagliarle, di liquidarle e poi chiedere i l rimborso allo Stato.

2 IL BIS

L’aiuto di 600 euro viene riproposto per aprile e maggio. Il bis arriva con il decreto Rilancio (Dl 34/2020), che all’articolo 78 prevede la replica del contributo. Per aprile l’importo (sempre 600 euro) e i requisiti vengono fissati dal decreto EconomiaLa­voro del 29 maggio. Le domande (per chi non aveva presentato quella di marzo) dovevano essere inviate fino all’8 luglio. Per maggio, invece, il Governo ha scelto di inserire una norma ad hoc nel Dl Agosto, con la quale si porta a mille euro il bonus e per i requisiti ci si rifà a quelli di aprile.

3 PARTITA RIAPERTA

Mentre gli aspiranti ai 600 euro di marzo stavano presentand­o le domande, l’articolo 34 del decreto legge Liquidità 23/2020 (entrato in vigore il 9 aprile) ha introdotto il requisito dell’esclusivit­à di iscrizione alla Cassa di previdenza a cui si chiedeva il bonus. Requisito poi cancellato dall’articolo 78 del Dl Rilancio (entrato in vigore il 19 maggio, quando il termine per le domande di marzo si era chiuso). Per quanti si sono visti negare i 600 euro di marzo per via del requisito dell’esclusivit­à, ora la partita si riapre. Lo ha chiarito il ministero del Lavoro.

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