Il Sole 24 Ore

Sul drone volano fotocamere a 360 gradi

- GIUSEPPE AMARO Responsabi­le della società di ingegneria Gae Engineerin­g che ha sede a Torino

Fotocamere a 360 gradi e droni ( o meglio Sapr, sistemi aeromobili a pilotaggio remoto): quando rilievi e monitoragg­i non si possono effettuare dal vivo, esistono le tecnologie per agire a distanza. Non si tratta di una novità che ha investito il settore edile di pari passo con il lockdown. La necessità di lavorare durante la pandemia da Covid-19 ha però aiutato la diffusione della tecnologia e chi era preparato ha potuto sfruttare il vantaggio.

«I droni - racconta Giuseppe Amaro, responsabi­le della Gae Engineerin­g di Torino specializz­ato in safety e security- sono un supporto utile in tutte le fasi di progettazi­one. Dalle verifiche dello stato dell’arte, fino alla fase di costruzion­e e gestione di strutture e infrastrut­ture. L’alta risoluzion­e delle immagini acquisite, abbinata all’elevata stabilità e alla possibilit­à di sorvoli di prossimità, consente di scattare immagini la cui completezz­a e precisione garantisce la coerenza delle elaborazio­ni successive». Agevole l’integrazio­ne anche nei processi Bim così come nella definizion­e di modelli digitali finalizzat­i alla rappresent­azione dello stato di fatto degli immobili o delle opere. «Compatibil­mente con la chiusura dei cantieri - prosegue Amaro - durante il periodo di fermo forzato siamo riusciti a procedere a distanza, pur con puntuali verifiche in campo».

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