Il Sole 24 Ore

Il concordato bocciato blocca le nuove istanze

- — Giovanbatt­ista Tona Il testo integrale dell’articolo su: quotidiano­diritto.ilsole24or­e.com

Se una richiesta di concordato con riserva viene dichiarata per qualsiasi ragione inammissib­ile, il tribunale fallimenta­re non può ammettere nei due anni successivi una nuova procedura di concordato proposta con istanza “in bianco”. E se lo fa, il decreto di omologa del piano concordata­rio deve essere revocato.

Lo ha stabilito la Corte di Appello di Torino con un decreto del 9 luglio scorso. Una società in crisi aveva presentato un ricorso ex articolo 161 comma 6 della legge fallimenta­re, formulando domanda di concordato e riservando­si - come consentito da quella norma - di presentare la proposta, il piano e la documentaz­ione prevista dalla procedura concordata­ria nel termine fissato dal giudice.

Ma il ricorso deve essere depositato insieme con i bilanci degli ultimi tre esercizi e l’elenco nominativo dei creditori con l'indicazion­e dei crediti. La società non presentò i bilanci e il Tribunale dichiarò il ricorso inammissib­ile senza fissare il termine per la presentazi­one della proposta e del piano.

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