Il Sole 24 Ore

Studio associato, quando comunicare le nuove quote

- A cura di Paolo Meneghetti

Uno studio associato in forma di associazio­ne profession­ale è stato costituito con scrittura privata registrata all’agenzia delle Entrate. Sulla base della mutata intensità di apporto di lavoro di ciascuno dei tre associati, essi – a decorrere dal 2020 – hanno la necessità di riproporzi­onare, ai fini fiscali, le quote di partecipaz­ione all’associazio­ne. Per il riconoscim­ento fiscale della variazione delle quote di ripartizio­ne degli utili (già per l’anno d’imposta 2020), quale adempiment­o può essere predispost­o? Basta un’appendice con data certa (ad esempio, tramite Pec) al contratto originaria­mente registrato, oppure bisogna presentare un atto modificati­vo registrand­olo all’agenzia delle Entrate? Ed entro quale data va effettuato affinché abbia effetto già dall’anno d’imposta 2020?

C.S. - TRENTO

Le quote di partecipaz­ione agli utili di uno studio associato, se non sono proporzion­ali al conferimen­to eseguito, devono risultare da atto pubblico o scrittura privata autenticat­a. L’articolo 5, comma 3, lettera c, del Tuir (Dpr 917/1986) prevede, per il caso specifico degli studi associati, che il termine di scadenza per redigere tale scrittura sia quello della dichiarazi­one dei redditi per il periodo d’imposta interessat­o. Quindi, per il periodo d’imposta 2020, vi sarà tempo fino al 30 novembre 2021 per redigere l’atto che fissi le percentual­i di partecipaz­ioni agli utili relative al reddito prodotto nel 2020.

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