Il medico autonomo deduce le trattenute dell’Asl
Un medico convenzionato svolge anche attività di lavoro autonomo con partita Iva. Può dedurre nella sua dichiarazione dei redditi (oltre ai contributi personalmente pagati all’Enpam) i contributi Enpam trattenuti sui cedolini dalla Asl ed esposti nella relativa certificazione unica alla voce «Contributi previdenziali a carico del percipiente»?
D.M. - MANTOVA
Secondo le istruzioni operative recate dalla risoluzione 118/E/2001 sulla base dei richiami normativi correlati, il medico lavoratore autonomo deve provvedere ai propri adempimenti impositivi, dichiarando anche il compenso ricevuto dall’Asl al lordo della quota parte di contributi previdenziali posta a suo carico e versata in via sostitutiva dall’azienda sanitaria, per scomputarla poi in deduzione nella propria dichiarazione dei redditi. Trattandosi di contributi obbligatori attinenti all’attività lavorativa, qualora il professionista operi in regime forfettario, la loro deduzione va operata dal reddito di lavoro autonomo prodotto in tale regime, utilizzando il quadro LM, rigo 35, del modello Redditi Pf e il quadro RP per la parte che non trova capienza in esso. Diversamente, ossia in presenza del regime ordinario, i contributi vanno dedotti previa esposizione esclusivamente nel quadro RP.