Dalla Bei arriva 1 miliardo per le terapie intensive
Contagi in calo, crescono ricoveri e terapie intensive Verso il sì a tamponi rapidi
È stata siglata il 30 luglio la prima tranche da un miliardo dei due complessivi di finanziamenti della Bei destinati alla sanità. Il prestito finanzierà buona parte degli interventi previsti dal decreto Rilancio per la Sanità: a partire dal potenziamento delle terapie intensive.
Calano i contagi - 259 ieri a fronte dei 463 del giorno prima (a fronte di meno tamponi: 26mila invece di 37mila) -, ma preoccupa la risalita dei positivi e soprattutto dei ricoveri compresi quelli in terapia intensiva: i primi sono 105 in più rispetto a domenica, 46 le persone in terapia intensiva (una in più) e 779 quelle ricoverate con sintomi (16 in più). Quattro le vittime. Numeri che dicono ancora una volta come la guardia non deve essere abbassata visto anche quello che accade all’estero dove i contagi galoppano - come in Spagna dove quadruplicano anche i ricoveri -, per questo si moltiplicano le ordinanze comunali e i controlli anti movida in vista della settimana più calda dell’estate. Sotto osservazione soprattutto i contagi tra i giovani e i giovanissimi che sono decuplicati con l’estate con molti casi legati al rientro dalle vacanze in altri Paesi, i più recenti da Spagna, Malta, Grecia e Croazia. Tanto che si sta pensando di ricorrere a tamponi rapidi - lo Spallanzani sta per licenziarne uno immediato che usa la tecnica della fluorescenza - per i viaggiatori che rientrano dall’estero.
Intanto Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri dopo l’anticipazione del Sole 24 Ore di sabato scorso sui primi ritardi nella realizzazione del piano ospedaliero che deve aggiungere 3.443 posti in terapia intensiva e 4.213 in sub intensiva in vista di una possibile seconda ondata in autunno rassicura sulla partenza dei lavori: «Il piano per il potenziamento delle rete degli ospedali è in corso: una settimana fa il ministero della Salute ha trasmesso i piani regionali e abbiamo richiesto le manifestazioni di interesse alle aziende che producono attrezzature; l'iter si concluderà questa settimana». «Stiamo per lanciare la stessa richiesta per le aziende che dovranno realizzare le opere civili», ha indicato il commissario. «Ci metteremo in cammino nelle prossime settimane - ha aggiunto - e dimostreremo, come abbiamo fatto per altre complicate missioni, di riuscire a farlo in un tempo assai più contenuto rispetto al solito».
E proprio ieri è arrivata la notizia che è stata siglata il 30 luglio scorso la prima tranche da 1 miliardo dei 2 complessivi di finanziamenti della Bei, la Banca europea degli investimenti, destinati alla sanità italiana. Il prestito finanzierà buona parte degli interventi previsti dal decreto Rilancio per la Sanità: a partire proprio dal piano ospedaliero per potenziare le terapie intensive e realizzare il restyling dei pronto soccorso. I fondi serviranno anche per l’assunzione sul territorio dei 9.600 infermieri di famiglia.
Il finanziamento, sotto forma di framework loan sarà canalizzato attraverso il Mef, con il ministero della Salute parte attiva nella realizzazione del progetto mentre il Commissario Arcuri avrà l’incarico di dare attuazione ai piani regionali. Come importo si tratta di uno tra i maggiori prestiti finora concessi con una singola operazione nella storia ultrasessantennale della Bei nell’intera Unione europea. La durata del finanziamento è di 15 anni.