Wibsey, avamposto della desertificazione degli sportelli
E’ un’area dello Yorkshire con una sola filiale per 100mila residenti
Lungo High Street, che sarebbe la via più prestigiosa, il “corso”, ma qui è una banale strada residenziale, il bus rallenta per la salita. Proprio in cima c’è la fermata: all’incrocio, una piccola e bassa casupola ha il logo rosso Santander: è la filiale del colosso bancario spagnolo (che anni fa si è comprata la gloriosa ma decotta banca inglese Abbey National). Accanto, c’è un’agenzia funebre che promette funerali low cost per sole 1.700 sterline. L’agenzia è aperta, la banca è chiusa. Il cartello con gli orari dice che lo sportello del Santander è operativo solo due giorni la settimana e solo dalle 10 alle 14. È martedì e sono le 14,30: per soli 30 minuti bisognerà aspettare la settimana successiva per parlare con qualcuno in carne o ossa.
Wibsey sembra uscita direttamente da Hansel&Gretel: schiere di casette da fiaba nel classico mattone giallo vittoriano tenute in piedi da travi di legno nero; tutte con il giardinetto dove, grazie anche al bel tempo, la gente sta fuori facendo lavori domestici. Lo sfarzo, e il costo della vita, di Londra sono lontani anni luce: da queste parti un cottage con giardino e posto auto, due camere da letto, camino e travi a vista costa 80mila sterline. Arriva un postino della Royal Mail, con la tenuta rossa d’ordinanza; ha una chiave ed entra in banca a prelevare dei plichi. « Le serve la banca? » Anticipa la domanda che uno vorrebbe fare. « Ora è chiusa, se non è per prelevare deve andare fino a Bradford » . La banca non serve, ma il postino rivela una notizia: quella insegna Santander è l’unico sportello bancario fisico di tutta la zona. Nonostante l’aspetto bucolico Wibsey non è proprio un villaggio: la zona, sede pure di un collegio elettorale, conta 100mila abitanti. Ma c’è una sola banca per una popolazione che in Italia sarebbe una città come Piacenza o Ancona.
Sul muretto dall’altra parte della strada c’è un gruppo di donne, sedute alla fermata dell’autobus. Raccontano di essere cameriere e commesse che lavorano a Wibsey e ora tornano a casa, in altri paesi limitrofi. Nessuna di loro è cliente di Santander, ma tutte sono ugualmente rimaste senza banca. « Dove abitiamo non ci sono più filiali, sono rimasti solo gli ATM (i Bancomat, ndr) » . E se c’è bisogno di parlare con qualcuno per problemi o operazioni complesse? «Usiamo il telefono». Oppure anche loro devono andare a Bradford.
Il viaggio fino alla Terra Promessa delle banche porta i suoi frutti: appena entrati in città dalla strada principale, il visitatore è accolto da un grande e moderno palazzo dove in cima svetta di nuovo il logo rosso Santander, garanzia che qui banche ce ne debbano essere. E infatti il centro città pullula di sportelli. Nello spazio di 100 metri, nelle vicinanze della ex Borsa della Lana, ci sono 3 banche: Hsbc, come in un Monopoli a grandezza naturale, è su Bank Street. Ma anche in città l’apparenza inganna: al di fuori di questo miglio quadrato, non c’è più nulla. Bradford e Leeds formano una sola conurbazione del West Yorkshire e insieme sono il quinti agglomerato del Regno Unito, ma in questa zona del paese le filiali bancarie sono un dinosauro semiestinto.
Fette sempre più grosse di popolazione in Gran Bretagna non hanno uno sportello a walking distance (raggiungibile a piedi) e non ha più un gestore di riferimento. Le filiali chiudono perlopiù nelle zone meno ricche e marginali del paese, che così però diventano ancora più marginalizzate. La forbice sociale ed economica tra metropoli ad alto reddito e zone di provincia si allarga e la cosa allarma i politici e le autorità locali: «Molti anziani o persone svantaggiate fanno fatica a usare le nuove tecnologie, o non ce le hanno nemmeno » dice il deputato Owen Thompson, eletto tra le file del Snp, il partito indipendentista scozzese. È l’epoca della rete, ma ancora nel 2018, nel Regno Unito il 10% della popolazione, circa 10 milioni di persone, non ha una connessione internet. E poi: « Un conto è andare a chiedere un prestito di persona, davanti a un banchiere in carne e ossa; un conto è compilare un modulo on line ed essere approvati o meno da un algoritmo con cui non si può dialogare né spiegarsi».
Il banking divide è la più recente declinazione del digital divide, il divario creato dalla società digitale. Negli ultimi cinque anni dal 2015 al 2019, in UK sono state chiuse 3.300 filiali. Ed è solo l’inizio: prima ancora dell’epidemia di Covid-19, che ha accentuato la digitalizzazione del mondo e allontanato le persone ancora di più, Hsbc aveva annunciato la chiusura di 27 filiali, tra Londra, Bristol, Swindon e Leigh-on-Sea.
Con 3.300 sportelli scomparsi in quattro anni il Regno Unito guida un trend accelerato dalla pandemia
Gli istituti giustificano le inesorabili chiusure di filiali con il calo della domanda. Sempre meno gente mette piede in una filiale e per “andare” in banca si usa la app del telefonino, il pc o il call center: la stessa Hsbc ha calcolato che gli sportelli hanno perso il 30% di clienti. Eppure un recente sondaggio ha mostrato che il 62% degli inglesi preferiscono avere uno sportellista come interlocutore.
A Wibsey tutto sommato possono dirsi fortunati in fin dei conti. Se c’è una sola banca per 100mila persone, in altri zone sempre dello Yorkshire la situazione è addirittura peggiore: ad Hamsey, villaggio rurale di 1.100 abitanti, le ultime due filiali, Barclays e Hsbc, hanno chiuso l’anno scorso. Nelle campagne e nelle località più remote, la filiale rimane un punto di riferimento sociale ed economico. Ora gli abitanti sono costretti a fare 40 chilometri per trovare la prima filiale a Leyburn, anche solo per prelevare denaro contante.
Nelle metropoli, il contante è ormai scomparso, tutti pagano con carte e telefonini, ma nei pochi negozietti della rurale Hawes non ci sono nè pos nè sistemi di pagamento: si paga con il caro e vecchio contante. Ma anche i bancomat sono una specie in via di estinzione nel Regno Unito: 212 Bancomat in posti di campagna, segnalati come “protetti” dal Governo, sono stati eliminati. La scomparsa delle banche tradizionali prosegue.