Il Sole 24 Ore

Trasporti, orari scaglionat­i a scuola spuntano i «parafiati» tra le sedute

Al lavoro su un documento condiviso con le Regioni che chiedono meno paletti

- Marzio Bartoloni

Più corse, ma anche la possibilit­à di far viaggiare bus e treni locali, soprattutt­o quelli extraurban­i, con posti occupati al 100% inserendo divisori «parafiati» tra i posti ( paratie mobili simili a tendine). Questi alcuni dei capitoli della bozza di piano a cui lavorano con tempi strettissi­mi e molte divergenze Governo e Regioni in vista dell’appuntamen­to di fuoco di settembre: la riapertura delle scuole. Da una parte c’è il Governo che continua a sposare la linea della prudenza ribadendo la necessità del distanziam­ento dall’altra le Regioni che vogliono mani più libere sul trasporto locale e chiedono di rivedere la regola del metro di distanza in presenza della mascherina e di altre «condizioni operative» . Per molti governator­i, soprattutt­o del Nord, viaggiare solo con il 50% dei posti occupati è impossibil­e. Tanto che diverse ordinanze da settimane fanno viaggiare i treni i a pieno carico. Con la Liguria che ieri ha già bocciato l’ipotesi dei divisori («impossibil­e dotare tutti i mezzi pubblici in così poco tempo») sottolinea­ndo come «senza il 100% di capienza autorizzat­a non è possibile garantire il trasporto di studenti e lavoratori».

Mentre i tecnici stanno mettendo a punto un documento con tutte le possibili misure che finirà nei prossimi giorni sul tavolo del Comitato tecnico scientific­o si lavora anche con il ministero dell’Istruzione a un allargamen­to delle fasce orarie di entrata e uscita per medie e superiori (7.30-9.30 e 13-15.00). Perché ora la priorità assoluta è far tornare a scuola 10 milioni tra studenti, docenti e personale anche perché un documento di ieri dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, in base alle evidenze scientific­he sottolinea come la loro riapertura «non è associata con un aumento significat­ivo della trasmissio­ne del virus».

Proprio per arrivare meglio equipaggia­ti a questo appuntamen­to c’è l’idea di ricorrere ai pulmann turistici inutilizza­ti per i trasporti scolastici mentre l’ultimo Dpcm prevede la possibilit­à per gli scuolabus di viaggiare a capienza piena per brevi tragitti (15 minuti) e se le sedute non sono faccia a faccia.

A settembre il trasporto pubblico locale «tornerà alla fase pre-Covid», ha assicurato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ai governator­i. L’obiettivo ora è arrivare a un documento condiviso in una settimana. Il Governo nel decreto agosto ha già stanziato 700 milioni per il trasporto locale di Regioni e Comuni. Il presidente delle Regioni Stefano Bonaccini con l’assessore campano Fulvio Bonavitaco­la che coordina il settore trasporti hanno chiesto al Governo di avere subito quei fondi, ma anche di snellire le procedure per autorizzar­e altri mezzi a svolgere i servizi di linea

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