Trasporti, orari scaglionati a scuola spuntano i «parafiati» tra le sedute
Al lavoro su un documento condiviso con le Regioni che chiedono meno paletti
Più corse, ma anche la possibilità di far viaggiare bus e treni locali, soprattutto quelli extraurbani, con posti occupati al 100% inserendo divisori «parafiati» tra i posti ( paratie mobili simili a tendine). Questi alcuni dei capitoli della bozza di piano a cui lavorano con tempi strettissimi e molte divergenze Governo e Regioni in vista dell’appuntamento di fuoco di settembre: la riapertura delle scuole. Da una parte c’è il Governo che continua a sposare la linea della prudenza ribadendo la necessità del distanziamento dall’altra le Regioni che vogliono mani più libere sul trasporto locale e chiedono di rivedere la regola del metro di distanza in presenza della mascherina e di altre «condizioni operative» . Per molti governatori, soprattutto del Nord, viaggiare solo con il 50% dei posti occupati è impossibile. Tanto che diverse ordinanze da settimane fanno viaggiare i treni i a pieno carico. Con la Liguria che ieri ha già bocciato l’ipotesi dei divisori («impossibile dotare tutti i mezzi pubblici in così poco tempo») sottolineando come «senza il 100% di capienza autorizzata non è possibile garantire il trasporto di studenti e lavoratori».
Mentre i tecnici stanno mettendo a punto un documento con tutte le possibili misure che finirà nei prossimi giorni sul tavolo del Comitato tecnico scientifico si lavora anche con il ministero dell’Istruzione a un allargamento delle fasce orarie di entrata e uscita per medie e superiori (7.30-9.30 e 13-15.00). Perché ora la priorità assoluta è far tornare a scuola 10 milioni tra studenti, docenti e personale anche perché un documento di ieri dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie, in base alle evidenze scientifiche sottolinea come la loro riapertura «non è associata con un aumento significativo della trasmissione del virus».
Proprio per arrivare meglio equipaggiati a questo appuntamento c’è l’idea di ricorrere ai pulmann turistici inutilizzati per i trasporti scolastici mentre l’ultimo Dpcm prevede la possibilità per gli scuolabus di viaggiare a capienza piena per brevi tragitti (15 minuti) e se le sedute non sono faccia a faccia.
A settembre il trasporto pubblico locale «tornerà alla fase pre-Covid», ha assicurato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ai governatori. L’obiettivo ora è arrivare a un documento condiviso in una settimana. Il Governo nel decreto agosto ha già stanziato 700 milioni per il trasporto locale di Regioni e Comuni. Il presidente delle Regioni Stefano Bonaccini con l’assessore campano Fulvio Bonavitacola che coordina il settore trasporti hanno chiesto al Governo di avere subito quei fondi, ma anche di snellire le procedure per autorizzare altri mezzi a svolgere i servizi di linea