La super golden power esce dal decreto Agosto
La norma che puntava a tutelare asset strategici come Borsa Italiana e Mediobanca non supera l'esame delle intese tecniche con cui è stato approvato il decreto Agosto venerdì scorso. A quanto risulta a Il Sole 24 Ore la norma al momento sarebbe stata espunta dalla bozza del decreto dopo alcuni pareri negativi delle Politiche comunitarie e di Italia Viva. Bocciati sia i primi due commi che puntavano a rafforzare il meccanismo del «golden power» sul sistema finanziario e che in qualche modo avrebbero tutelato Mediobanca dalla scalata di Leonardo Del Vecchio, sia i restanti commi che andavano a modificare il Testo unico delle norme finanziarie (Tuf) consentendo alla Consob di poter chiedere delucidazioni ed eventualmente bloccare possibili interessi sul gestore del mercato. Una norma su cui, comunque, ieri si acceso lo scontro politico. Con il Movimento 5 stelle che nel tardo pomeriggio ha chiesto che la misura comparsa nelle bozze del decreto di agosto rimanga, per dare al nostro paese gli strumenti adeguati per un’efficace trattativa nella paventata cessione da parte di Lse. Nella mattinata di ieri era stato il leghista Giulio Centemero a sottolineare come la norma che riguardava Borsa andava a coprire un vuoto normativo fondamentale per l'operatività di Consob.
La norma a tutela di Borsa Italiana e Mediobanca non supera l’esame delle intese tecniche