Residenze, housing sociale e studentato nell’area Valtellina
Una fetta importante di città in via di rigenerazione è la zona dell’ex Scalo Farini e i suoi dintorni. Si tratta del più esteso dei sette ex scali ferroviari che sono oggi in via di riqualificazione a Milano, con diverse formule. Oltre all’ex Scalo Farini, ci sono Porta Romana, San Cristoforo, Greco- Breda, Lambrate, Rogoredo e Porta Genova.
La rigenerazione dello Scalo Farini rappresenta la prosecuzione naturale del progetto Porta Nuova. Per questo Coima ha acquistato l’area limitrofa di via Valtellina, in tutto 60mila metri quadrati, nel luglio del 2018. Unico conduttore fino a dicembre 2022 è l’Agenzia del Demanio, con spazi occupati dalla Guardia di Finanza e dalla Agenzia delle Dogane.
Notizia delle ultime ore è che per l’area Valtellina è stato protocollato il piano attuativo, che porta con sè il masterplan disegnato da Oma e 3xn, studio danese sviluppatore anche della sede del IOC Olympic committee headquarter.
La proposta di Coima intende portare avanti lo sviluppo di residenze, sia di edilizia libera sia di housing sociale, e uno studentato, ma l’idea che guida la riqualificazione è anche di mantenere l’edificio industriale storico esistente, un magazzino ferroviario in disuso al momento. L’ipotesi è di riutilizzarlo per funzioni di interesse pubblico legate al parco, invece di demolirlo. Il progetto prevede, oltre al mantenimento dell’edificio storico, almeno altri cinque edifici di natura privata. Tutto intorno ci sarà un parco aperto, sul modello di quello che è stato realizzato a Porta Nuova.
Nel capoluogo lombardo gli ex scali ferroviari occupano una superficie libera di circa un milione di metri quadrati, il 65% dei quali saranno destinati ad aree verdi: il più grande piano di rigenerazione che riguarderà Milano nei prossimi dieci anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e riqualificazione cittadina in Italia e in Europa che catalizza l’interesse di professionisti e investitori.