Il Sole 24 Ore

CICLO PRODUTTIVO DA RAZIONALIZ­ZARE

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1. Semaforo verde

Lo scorso 7 agosto il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitiva a quattro decreti legislativ­i che hanno portato al recepiment­o sul piano nazionale delle direttive europee in materia di economia circolare. I decreti erano stati approvati in via preliminar­e il 5 marzo scorso e modificano il Dlgs 209/2003 (veicoli fuori uso), il Dlgs 188/2008 (pile e accumulato­ri); Dlgs 49/2014 (Raee), il Dlgs 36/2003 (discariche) e il Dlgs 152/2006, parte quarta (rifiuti, imballaggi e rifiuti di imballaggi­o)

2. I contenuti

I decreti nazionali hanno ad oggetto: i veicoli fuori uso (di cui alla direttiva 2018/849/Ue, articolo 1); pile e accumulato­ri e relativi rifiuti, rifiuti di apparecchi­ature elettriche ed elettronic­he-Raee (di cui alla direttiva 2018/849/Ue, articoli 2 e 3); discariche (di cui alla direttiva 2018/850/Ue); gestione dei rifiuti, imballaggi e relativi rifiuti (di cui rispettiva­mente alla direttiva 2018/851/Ue e 2018/852/Ue).

Le modifiche introdotti dai nuovi testi normativi hanno tra gli obiettivi quello di favorire la transizion­e verso un’economia più circolare e, quindi, più forte perché capace di razionaliz­zare il ciclo produttivo, dotarsi di innovazion­e spinta e di recuperare gli scarti. Su questo fronte, secondo stime della Commission­e europea nel 2025 il risparmio di materie prime per l’industria europea potrebbe toccare un valore di 400 miliardi, di cui 12 per quella nazionale

Novità sono introdotte anche a livello di ruoli e responsabi­lità di produttori, concession­ari, gestori degli impianti di demolizion­e e frantumazi­one, compresi gli operatori del riutilizzo e della preparazio­ne per il riutilizzo

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