Il Sole 24 Ore

La ligure Peq agri accelera sui vini e acquisisce Lupi

Con la nuova operazione il target è produrre 130mila bottiglie l’anno

- Raoul de Forcade

La società agricola Peq agri di Andora (Savona) si allarga puntando sul vino. Nei giorni scorsi l’azienda guidata da Marco Luzzati con il socio Walter Mantello ha acquisito la storica Società agricola Lupi di Pieve di Teco ( Imperia), fondata negli anni ’ 60, che oggi produce, da vitigni autoctoni liguri, pigato, vermentino, ormeasco, rossese e granaccia su sei ettari di vigneto, raggiungen­do una media di circa 70mila bottiglie l’anno.

Ma questa acquisizio­ne, portata avanti nonostante le incertezze sul futuro determinat­e dalla pandemia di coronaviru­s, giunge a completare ( per ora) un percorso iniziato a gennaio 2020. Ossia quando Peq agri ha acquisito Cascina Praiè, altra azienda vinicola del Ponente ligure (dispone di 13 ettari di terreno, sei dei quali coltivati a vigneto tra Colla Micheri, Testico, entrambi nel savonese, e Cervo, nell’imperiese). Praiè è in grado di produrre 65-70mila bottiglie l’anno di pigato, vermentino, granaccia superiore, rossese e lumassina frizzante. Ma anche un rosé e una specialità: il cervo rosso (80% rossese e 20% syrah).

Il nuovo assetto, spiega Luzzati (che è figlio di Aroldo, già ad e azionista di Latte Tigullio), consentirà ai due marchi, Praiè e Lupi, di produrre annualment­e oltre 130mila bottiglie; un numero di tutto rispetto, visto che la produzione media di un’azienda ligure è di circa 20mila bottiglie l’anno».

Peq Agri è un’azienda nata nel 2019, ricorda Luzzati, «con l’obiettivo di conciliare produzione agricola ed etica. Vogliamo tornare al passato, per coltivare nuovi modelli di sviluppo, valorizzar­e il territorio e generare qualità della vita. Con le ultime due acquisizio­ni, disponiamo di 25 ettari di terra da lavorare e abbiamo 30 dipendenti. E prevediamo, per il 2020, di raggiunger­e circa un milione di euro di fatturato complessiv­o».

La società gestisce, tra l’altro, un agriturism­o a Tovo San Giacomo (Savona) e tre orti per la produzione di trombette, cipolla belendina, melanzane e peperoncin­i; produce inoltre olio extravergi­ne di oliva e ha allestito un laboratori­o polifunzio­nale per la conservazi­one dei prodotti. È stata certificat­a Bio da Bioagrcert a inizio 2020.

L’azienda ha anche una vocazione internazio­nale: fa parte infatti della holding di diritto irlandese Peq, fondata e guidata dall’italiano Giorgio Guastalla, cugino di Luzzati; «che controlla - spiega lo stesso Luzzati - anche Italicates­sen Irlanda, società leader nel Paese per l’import di cibi italiani, e Italicates­sen Uk, che opera a Londra».

L’italiana Peq agri rifornisce soprattutt­o il settore horeca e una rete di piccoli negozi. Per quanto riguarda i vini, dice Luzzati, «esportiamo i prodotti delle aziende acquisite in Irlanda, Uk, Usa e Svizzera».

A garanzia dell’elevato livello di qualità dei vini di Lupi, afferma Luzzati, l’ex patron Massimo Lupi «rimarrà in azienda ricoprendo diversi ruoli, sia in cantina che commercial­i. E la squadra produttiva e agricola, compreso l’enologo Alex Berriolo, continuerà a contribuir­e alla produzione dei nostri vini». Anche in occasione dell’acquisizio­ne di Cascina Praiè si era scelta la continuità: in azienda sono restati l’ex proprietar­io, Massimo Viglietti, e tutta la sua squadra produttiva, enologo compreso.

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