Cinema e teatri: niente seconda rata dell’Imu per i proprietari
Estensione alla seconda rata di dicembre dell’esenzione Imu già prevista per la prima rata per alberghi, strutture ricettive e immobili fieristici ( articolo 177 del Dl 34/ 2020). Introduzione dell’esenzione della seconda rata Imu per le unità adibite a cinema e teatri nonché a discoteche, night club e simili, a condizione che i gestori coincidano con i proprietari. Esenzione totale da imposta per cinema e teatri per gli anni 2021 e 2022. E ancora, proroga a tutto il 2020 dell’esenzione da Tosap/ Cosap delle imprese di pubblico servizio e ripristino dell’originaria sfera applicativa dell’ex maggiorazione Tasi dello 0,8 per mille. Sono le novità introdotte dal decreto di agosto in materia di tributi comunali.
Viene estesa alla seconda rata l’esenzione Imu accordata dal decreto rilancio in favore:
a) degli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali nonché immobili degli stabilimenti termali;
b) degli immobili della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni), immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case ed appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i proprietari coincidano con i gestori;
c) degli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni
A questi esoneri si aggiunge l’azzeramento della seconda rata avente ad oggetto gli immobili di categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali e le unità destinate a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Si dispone inoltre la totale esenzione da imposta per le annualità 2021 e 2022 con riferimento alle suddette fattispecie dei teatri e dei cinema, subordinandola all’autorizzazione della Commissione Ue.
L’esenzione da Tosap/Cosap delle occupazioni di suoli pubblici effettuate da pubblici esercizi (bar e ristoranti), inizialmente disposta fino al 31 ottobre dal decreto Rilancio, viene ampliata fino a tutto il 2020.
L’ultimo intervento ha riguardato l’ex maggiorazione Tasi dello 0,8 per mille. In virtù della legislazione vigente sino all’anno scorso, i comuni avevano la possibilità di incrementare l’aliquota massima derivante dalla somma di Imu e Tasi fino all’1,14%, relativamente alla totalità delle unità immobiliari. A tale scopo, occorreva adottare una espressa delibera consiliare di anno in anno. Con l’abolizione della Tasi, il comma 755 della legge di bilancio 2020 ( legge 160/2019), in materia di nuova Imu, ha consentito di conservare l’aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille, con riferimento alle sole amministrazioni che l’avessero già adottata. Tuttavia, per un difetto di coordinamento normativo, l’ambito di applicazione di tale prelievo non comprendeva tra gli altri i fabbricati di categoria D. Con la modifica di agosto si pone rimedio alla “svista” legislativa stabilendo che l’aliquota massima Imu dell’1,14% possa trovare attuazione con riguardo alla generalità degli immobili.