Il Sole 24 Ore

Mattarella e Steinmeier: «Dopo la svolta Ue ora avanti »

Negli ultimi mesi sei colloqui per una intesa europea Continua il lavoro diplomatic­o di Mattarella che incontrerà Macron a ottobre

- Lina Palmerini

Il futuro chiede la ripresa: Italia e Germania sono in prima linea, con la stessa intesa mostrata anche ieri dai due capi di Stato, Mattarella e Steinmeier, che dopo avere tenuto fisso in questi anni l’asse dell’Ue contro le derive populiste, a Milano rilanciano la necessità di un fronte comune contro il coronaviru­s.

Un incontro tra amici ma l’amicizia nasce da una forte sintonia sui temi politici, istituzion­ali e da una sensibilit­à sulle questioni sociali che durante l’emergenza Covid li ha molto avvicinati. Sei volte, raccontano al Quirinale, si sono sentiti e scambiati opinioni durante questi ultimi mesi mentre l’Europa cercava la sua nuova strada.

Una affinità che ha dato anche i suoi frutti visto che ieri Sergio Mattarella e Frank Walter Steinmeier non celebravan­o solo la vicinanza tra Italia e Germania ma la svolta europea a cui loro stessi hanno lavorato. Un cambio di passo che è alle sue battute iniziali ma che comunque, per la prima volta, fa vivere quel principio di solidariet­à tra Stati membri su cui tante volte – ufficialme­nte e riservatam­ente – i due presidenti avevano spinto con i Governi nazionali.

La visita del presidente tedesco a Milano nasce quindi in questa luce, come la presa d’atto che un cambiament­o c’è stato ma che bisogna rafforzare e implementa­re un percorso, innanzitut­to curando l'altra ferita che ha creato divisioni in Europa: quella dell'immigrazio­ne. Steinmeier ha riconosciu­to il peso che ha dovuto sopportare l’Italia mentre riecheggia­va l’impegno della Von der Leyen di rivedere gli accordi di Dublino.

Mattarella e Steinmeier portano a casa una battaglia ma la guerra è in corso. Ed è contro chi punta a far fallire il progetto europeo, in Europa e fuori, contro chi agita il sovranismo e il nazionalis­mo per bloccare un processo nuovo. E in questo terreno di scontro il capo dello Stato riconosce il ruolo determinan­te che ha avuto Berlino. «La « La posizione della Germania è stata decisiva per far ritrovare all’Ue la sua ispirazion­e originaria», riconosce Mattarella riferendos­i al Next Generation Eu, quel piano di rilancio economico con cui sono state sospese e in qualche modo anche sovvertite le regole finanziari­e del pre- Covid. « Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe stato possibile il Recovery Fund, stavolta per la prima volta c'è stata una decisione coraggiosa da parte dei governi europei», dice Steinmeier rilanciand­o «l’Ue « l’Ue sia coesa » .

Tutto partì dall’asse franco-tedesco ricorda Mattarella che non nasconde le resistenze che ci furono e ancora serpeggian­o. « Tutti ricordiamo l’iniziativa di Berlino e di Parigi per dar vita a quello che è diventato il Recovery fund, con l’aiuto dell’Italia, della Spagna e di altri paesi per superare pigrizie, resistenze e ritardi nell’ambito dell’Unione». E se in Steinmeier ha trovato un amico, anche con Parigi il lavoro diplomatic­o del Quirinale è stato intenso. I primi di ottobre sarà di nuovo dal presidente francese dopo aver ricucito – circa un anno fa – una relazione diplomatic­a che era stata lacerata da Di Maio e Di Battista quando si erano schierati con i gilet gialli. Come prima, anche adesso, il supporto istituzion­ale del capo dello Stato per sostenere l’Italia resta un punto fermo.

La giornata di ieri dei due presidenti ha reso chiaro che l’asse tra i due Paesi è solido, nonostante le difficoltà - anche recenti - e che l'opera di persuasion­e verso una maggiore integrazio­ne Ue continuerà anche alla luce di una consapevol­ezza: che se l’Europa resta divisa verrà schiacciat­a dalla contesa mondiale tra Usa e Cina.

Nel suo discorso ufficiale, Mattarella ha voluto rivolgersi a « Frank Walter» e spiega «mi sono permesso di dire non soltanto signor Presidente ma caro Frank- Walter per sottolinea­re la nostra amicizia», dicendo pure che la prima visita di Stato di Steinmeier – nel post- Covid – l'ha fatta non a caso in Italia e a Milano, nella regione più colpita dall'emergenza. E questo è stato il filo conduttore in una giornata fitta di impegni: prima con i pazienti italiani curati in Germania e con i medici e infermieri, poi i gemellaggi tra le città, il rafforzame­nto delle partnershi­p industrial­i visto che le manifattur­e tedesca e italiana sono fortemente connesse e infine la cultura con la celebrazio­ne di Beethoven alla Scala.

Offensiva contro i sovranisti e per un’Ue «coesa». Il Colle: asse franco-tedesco ha vinto le pigrizie»

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Palazzo Reale a Milano
ANSA All’ombra del Duomo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Palazzo Reale a Milano

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