Il Sole 24 Ore

L’Istruzione si riorganizz­a, a rischio scuola-lavoro e Its

Depotenzia­te le direzioni dedicate alla formazione tecnica. Brugnoli (Confindust­ria): «Temi chiave per la crescita, fondamenta­le una struttura di riferiment­o»

- Claudio Tucci

Il nuovo regolament­o del ministero depotenzia le direzioni per la formazione tecnica. Brugnoli (Confindust­ria): «Temi chiave per la crescita, fondamenta­le una struttura di riferiment­o » .

In Germania esiste una cabina di regia che si occupa discu ola-lavoro e formazione duale. Un’ analoga“direzione generale” dedicata all’istruzione tecnico profession­ale è presente anche in Francia e Spagna, e in quasi tutti i paesi del Nord-Europa, dove il tasso di disoccupaz­ione giovanile è bassissimo. In India ènato, addirittur­a, unminister­o, ilminister­o delle Skill, per spingere le competenze trasversal­i e il dialogo, stabile, con il mondo imprendito­riale.

E in Italia? Non solo, dal 2013, non esiste più, la dg per la formazione e l’istruzione tecnica, cancellata da Maria Chiara Carrozza in ossequio a una (discutibil­e) operazione di spending review; ma ora con il nuovo regolament­o che riorganizz­a il ministero dell’Istruzione, in corso di attuazione, la scuola-lavoro e l’istruzione tecnica, Its inclusi, rischiano di subire un nuovo pesante ridimensio­namento. Alla faccia dei vari appelli, da Romano Prodi a Luigi Berlinguer, da Beppe Fioroni a Valentina Aprea, a non “abbandonar­e” l’istruzione tecnica e il dialogo con le imprese; appelli culminati poi nell’impegno assunto, nel 2014, da Stefania Giannini, e condiviso da Valeria Fedeli -che, peraltro, ha rafforzato­gli It se difesola scuola-lavoro di qualità–di ripristina­re una struttura( allora, si parlava di una struttura inter dipartimen­tale) dedicata ai rapporti con il mondo del lavoro e i territori.

Ebbene, nel nuovo regolament­o dell’Istruzione di tutto questo non c’è traccia. Il dicastero oggi guidato da Lucia Azzolina si articolerà in due dipartimen­ti, uno dedicato a Istruzione e formazione, con 4 dg (di cui una con competenze anche in tema di orientamen­to scolastico), e il dipartimen­to per le Risorse umane, finanziari­e e strumental­i, suddiviso in 3 dg.

La direzione per gli Ordinament­i, dove ora sono presenti due presìdi, peraltro con pochissimo personale, che si dedicano a Its e istituti tecnici e scuolalavo­ro, passerà dalle 9 direzioni attuali a a 6,6, costringen­do quindi a costringen­do quindi a degli accorpamen­tidegli accorpamen­ti( per far nascere uffici“mons tre ”).

Il tema è delicato, specie oggi, con un mismacht dilagante proprio nei profili tecnico-scientific­i, un abbandono scolastico in ripresa, in primis negli istituti profession­ali, e un tasso di disoccupaz­ione giovanile che è tornato a superare il 30%. E la scelta suona un po’, anche, come “nota stonata”, visto l’impegno profuso, in controtend­enza, da Mise, e di recente anche dal Lavoro, a rilanciare la filiera duale.

Quest’anno, scuola-lavoro (ore e fondi sono stati già dimezzati due anni fa) e istruzione tecnica rischi anodi finire vittime indirette del Covid-19; ecco perché serve uno scatto di reni.

«Siamo in una fase cruciale, tra una crisi e una rivoluzion­e tecnologic­a, simile a quella del 2013- ha spiegato Gianni Brugnoli, vice presidente di Confindust­ria per il Capitale umano -. All’epoca tutti i paesi industrial­izzati hanno comunque investito sul collegamen­to tra formazione e lavoro, tutti tranne l’Italia che anzi ha fatto tagli di risorse e uffici. Gli effetti li stiamo vedendo: già oggi, nonostante la crisi innescata dal Covid19, abbiamo forte carenza di tecnici specializz­ati e possiamo solo immaginare che mismatch ci sarà quando l’economia tornerà a crescere. Tra la pandemia e l’ avanzare del 5 G, è fondamenta­le avere una riconoscib­ile struttura di riferiment­o istituzion­ale, anche tra più dicasteri, che che presidiai temi chiave perla crescita: presidiai temi chiave perla crescita: alternanza, istruzione tecnica, Ie- FP,Its,appren distato. Preoccupal­a pars destruens della riorganizz­azione del ministero dell’ Istruzione e ci auguriamo che nella pars costruens il rapporto scuola-impresa troviscu ola-impresa trovi lospazioch emerita.lospazioch emerita. O tra 3-5 anni non avremo manie menti da inserire in azienda».

Anche la politica è in allarme: «Non possiamo permetterc­i passi falsi su scuola-lavoro e Its - ha detto l’ex sottosegre­tario, Gabriele Toccafondi, ora capogruppo Iv in commission­e Cultura alla Camera -. Argomenti così delicati non possono essere affrontati senza coinvolger­e maggioranz­a e Parlamento». Perplesso il Pd. «È difficile comprender­e le ragioni pedagogich­e e organizzat­ive di un così ampio riordino del ministero dell’Istruzione - ha detto la senatrice dem, Vanna Iori, pedagogist­a all’università Cattolica di Milano, ed esperta di scuola -. Auspichiam­o un confronto nell’esecutivo, aperto anche a eventuali modifiche».

Più dura Mariastell­a Gelmini, ex ministro, oggi capogruppo di Fi a Montecitor­io: «È davvero assurdo che il governo possa anche solo pensare di cancellare, per una presunta razionaliz­zazione, le direzioni del ministero dell’Istruzione che si occupano in modo specifico dell’ implementa­zione della scuola-lavoro e degli istituti tecnici superiori - ha chiosato al Sole24Ore -. Nel nostro Paese servono sempre più percorsi formativi profession­alizzanti, che diano ai nostri giovani competenze e che abbiano un alto tasso di occupabili­tà. I 5 Stelle al governo, ancora una volta, confermano la loro miopia e la loro incapacità di immaginare e programmar­e un futuro di lavoro, crescita e sviluppo ».

Perplesso il Pd: «Confronto nell’esecutivo L’ ex ministro Gelmini: «Scelta assurda»

 ?? IMAGOECONO­MICA ?? Viale Trastevere. Al ministero dell’Istruzione depotenzia­te le direzioni dedicate agli istituti tecnici
IMAGOECONO­MICA Viale Trastevere. Al ministero dell’Istruzione depotenzia­te le direzioni dedicate agli istituti tecnici

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy