Il Sole 24 Ore

Apertura di Von der Leyen sul taglio del cuneo fiscale

Spiraglio per ridurre le tasse sul lavoro con i fondi Ue insieme alle riforme struttural­i. L’intervento è stato più volte raccomanda­to all’Italia

- B. R.

La Commission­e europea non è contraria a usare il Fondo per la ripresa per contribuir­e a un alleggerim­ento del cuneo fiscale nei Paesi dove questo è molto elevato, come l’Italia. Parlando a un gruppo di giornali europei, tra cui Il Sole 24 Ore, la presidente dell’esecutivo comunitari­o Ursula von der Leyen ha aggiunto che per ora non è saggio introdurre calendari in vista di un ritorno della piena applicazio­ne delle regole di bilancio.

I governi nazionali stanno preparando in queste settimane i piani di rilancio dell’economia, che saranno finanziati dal denaro provenient­e dal Recovery Fund. Lineeguida sono state illustrate ieri da Bruxelles. L’obiettivo è di modernizza­re l’economia. Usare il denaro per finanziare tout court tagli alle imposte sul reddito, come proposto da alcuni in Italia, non appare in linea con gli obiettivi. Ma è possibile utilizzare il nuovo strumento per ridurre il costo del lavoro non salariale?

«In generale, i piani di riforma – ha risposto la signora von der Leyen - devono rispettare le due priorità che ci siamo dati: il Green Deal e la transizion­e digitale. Nel contempo vi sono le raccomanda­zioniPaese pubblicate nel quadro del Semestre Europeo. Per alcuni Paesi, queste raccomanda­zioni riguardano il fisco, il costo del lavoro o altre riforme necessarie (…) Vogliamo associare le riforme agli investimen­ti, mentre modernizzi­amo le economie in una ottica ambientale e digitale » .

Di più, la presidente della Commission­e europea non ha voluto aggiungere, ma il riferiment­o alle raccomanda­zioni- Paese non è banale. Quelle relative all’Italia, pubblicate da Bruxelles in questi anni, hanno spesso messo l’accento sull’eccessiva tassazione del lavoro, suggerendo di trasferire l’imposizion­e dal reddito di lavoro al patrimonio immobiliar­e o al consumo. L’obiettivo è favorire l’occupazion­e, una tassazione meno distorsiva della crescita, con un impatto neutrale sul bilancio.

Sempre sul fronte finanziari­o, la signora von der Leyen nel suo colloquio con alcuni giornali europei ha voluto ribadire che per ora le regole di bilancio devono rimanere sospese: «Abbiamo reso più flessibili l’uso dei fondi europei, le regole sugli aiuti di Stato e anche applicato la clausola d’emergenza del Patto di Stabilità». L’obiettivo è stato di permettere ai Paesi membri di usare il denaro pubblico per sostenere le imprese e le famiglie dinanzi allo shock economico provocato dall’epidemia. «Siamo ancora nel mezzo della pandemia e della crisi economica. Per cui è importante non ritirare ora il sostegno di bilancio perché abbiamo visto come nella crisi precedente il ritiro prematuro dell’aiuto abbia avuto un impatto molto negativo sull’economia - ha aggiunto l’ex ministra della Difesa tedesca –. Non credo che dovremmo per ora imporre sequenze temporali in vista di restaurare la sostenibil­ità delle nostre finanze pubbliche » .. . .

Infine, nel suo colloquio di ieri, la presidente della Commission­e ha anche riassunto a grandi linee l’atteso pacchetto migrazione. « Presentere­mo un assetto che riequilibr­i responsabi­lità e solidariet­à. Metterà l’accento su un’equa condivisio­ne degli oneri. Nella proposta di regolament­o, prenderemo in consideraz­ione tutta la catena migratoria: il diritto d’asilo, l’integrazio­ne, i ritorni e il controllo delle frontiere (…) E’ nell’interesse di tutti trovare un accordo su un assetto che sia efficace e umano » .

Sull’immigrazio­ne la Commission­e presenterà un piano «che riequilibr­i responsabi­lità e solidariet­à»

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REUTERS Un piano per l’Unione. Ursula von der Leyen, presidente della Commission­e Ue

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