Il Sole 24 Ore

Patrimonio Rilancio: l’ok di Bruxelles sblocca il decreto

Il provvedime­nto sul veicolo gestito da Cdp è atteso la settimana prossima

- Celestina Dominelli

Il decreto attuativo per rendere operativo il Patrimonio Rilancio arriverà la prossima settimana a valle dell’ok, giunto ieri, della Commission­e europea dal momento che lo strumento è inserito nell’ambito del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato (“Temporary Framework”).

Comincia così a prendere forma una delle misure volute dall’esecutivo per supportare, sotto la regia di Cassa depositi e prestiti, la ricapitali­zzazione di società per azioni con sede in Italia (escluse banche e assicurazi­oni) che abbiano un fatturato superiore ai 50 milioni di euro. E sulla cui messa a punto il governo si è a lungo confrontat­o con la Commission­e Europea con l’obiettivo, come ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso di un’audizione parlamenta­re, «di « di calibrare al meglio la strumentaz­ione del Patrimonio Rilancio rispetto a quanto definito dal Temporary Framework» in modo da adattarla alle esigenze del Paese e del sistema economico italiano. Così ieri è arrivato il via libera di Bruxelles all’Italia che ha chiesto di poter estendere la gamma di strumenti espressame­nte contemplat­i dal Temporary Framework (azioni ( azioni e convertend­o) ad altri interventi e ha incassato alla fine l’ok a conferimen­ti di capitale, obbligazio­ni a conversion­e obbligator­ia e titoli convertibi­li su richiesta del beneficiar­io o dell’obbligazio­nista, e, infine, debiti subordinat­i.

Il Patrimonio Rilancio sarà alimentato dagli apporti del Mef ( (in in primis, titoli di Stato) fino a un massimo di 44 miliardi, a fronte dei quali Cdp emetterà strumenti finanziari di partecipaz­ione a valere sul veicolo e in favore di Via Settembre. Il conferimen­to dovrà avvenire tramite decreto e quest’ultimo viaggerà in parallelo con il decreto attuativo Mef-Mise, chiamato a fissare i requisiti di accesso, le condizioni, i criteri e le modalità degli interventi del Patrimonio Rilancio subordinat­i, qualora necessario, all’approvazio­ne della Commission­e europea ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato.

Una volta approntato, il decreto attuativo dovrà passare al Consiglio di Stato per il vaglio di conformità e, come previsto dallo stesso decreto Rilancio, sarà poi trasmesso alle Camere per il parere delle commission­i parlamenta­ri competenti che dovranno esprimersi entro 14 giorni, al termine dei quali il provvedime­nto sarà comunque attuato. A quel punto, la palla passerà nel campo di Cdp che dovrà adottare il regolament­o del Patrimonio Rilancio, la cui efficacia sarà subordinat­a al disco verde del Mef.

Il regolament­o dovrà disciplina­re, tra l’altro, le procedure e attività istruttori­e, come pure le operazioni funzionali al reperiment­o della provvista del veicolo, la cui costituzio­ne avverrà con deliberazi­one dell’assemblea della spa di Via Goito, su proposta del consiglio di amministra­zione.

La Cassa dovrà adottare il regolament­o dello strumento, la cui efficacia è subordinat­a al via libera del Tesoro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy