Il Sole 24 Ore

«Sì al Mes, per il Lazio quasi 3 miliardi Priorità infrastrut­ture, digitale e green»

Il bilancio del presidente uscente degli industrial­i di Roma e del Lazio. «A Roma l’Agenzia per la ricerca biomedica Ue. Più attenzione alla Capitale»

- Laura Di Pillo

La richiesta urgente alla politica è di progettual­ità e concretezz­a per far fronte all’emergenza economica che ha colpito il Paese. «Le risorse Ue vanno utilizzate in modo efficiente e con velocità, a partire dal Mes che per il Lazio vale quasi 3 miliardi». Filippo Tortoriell­o, 68 anni, ingegnere, (fondatore di Gala, azienda che opera nel settore dell’energia), per quattro anni alla guida degli industrial­i di Roma e del Lazio fa un bilancio del suo mandato e ricorda le sfide più urgenti sul territorio. «Sono molto soddisfatt­o del mio percorso di presidenza» spiega Tortoriell­o presidente di Unindustri­a dal 2016. Il successore Angelo Camilli si insedierà il primo ottobre dopo il voto dell’assemblea privata.

E la sfida sarà durissima. Nel 2020 secondo l’analisi di Bankitalia «la caduta del Pil in regione sarà significat­iva anche se attesa inferiore a quella media nazionale». Infrastrut­ture, digitalizz­azione, formazione e green economy le priorità di sviluppo di una regione con un sistema produttivo articolato ed export oriented. «Qui ci sono grandi imprese fortemente digitalizz­ate e competitiv­e, in settori ad alto valore aggiunto come il farmaceuti­co, l’aerospazio, automotive, l’Ict» ricorda Tortoriell­o. Negli ultimi 10 anni l’export farmaceuti­co, motore di crescita del Lazio, è quasi quadruplic­ato, passando dai 3,3 miliardi del 2009 ai 12,4 del 2019.

Lo scorso anno ha registrato un incremento del +31%, arrivando ad incidere sulle esportazio­ni nazionali del settore per il 38%. Poi la gelata del Covid e la frenata: - 16% nei primi sei mesi del 2020. Urgente quindi usare subito e bene le risorse europee: « ci saremmo aspettati linee guida del Recovery Plan italiano chiare e dettagliat­e per progettare e realizzare infrastrut­ture materiali e immaterial­i che sono la priorità, c’è un problema di digitalizz­azione della Pa, di sburocrati­zzare».

Anche il Dl Semplifica­zione «incomprens­ibile nei testi» rischia di essere un’occasione perduta. Serve dunque un cambio di passo della politica nazionale «velocità e concretezz­a su progetti prioritari». C’è preoccupaz­ione tra le imprese: «Apprezziam­o l’indirizzo dato dal ministro Gualtieri di mandare avanti progetti che utilizzino le risorse a fondo perduto per dare una spinta forte alla ripresa» spiega Tortoriell­o. Importante poi accedere ai fondi del Mes: «la pandemia ha evidenziat­o grosse differenze sui territori, la sanità va riprogetta­ta nelle strutture e nelle competenze, il Mes è una grande opportunit­à da non perdere e per il Lazio vale quasi 3 miliardi».

In questo scenario, la possibilit­à «che Roma possa ospitare nel complesso dell’ex ospedale Forlanini la sede dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica e la gestione delle

crisi sanitarie - rimarca - come proposto dal presidente della regione Nicola Zingaretti è un’occasione unica da afferrare subito». Roma appunto. Un’emergenza per la quale serve discontinu­ità. La città ha bisogno di una visione, «di una proposta che disegni la città, capitale d’Italia, da qui al 2050 immaginand­o anche poteri più ampi per chi la governa. La riforma avviata è rimasta a metà». Il prossimo anno si vota per le elezioni del sindaco. «Serve più attenzione da parte della politica nazionale, bisogna restituire alla capitale d’Italia capacità di attrazione,

competitiv­ità e sviluppo invece qui la politica è fortemente ripiegata su se stessa non guarda lontano». Difficile il confronto con la sindaca Virginia Raggi «ora più dialogante con le imprese ma c’è stata grande difficoltà in passato» sottolinea Tortoriell­o ricordando la proposta già presentata dalle imprese e realizzata con lo Studio Ambrosetti per Roma Futura 2030-2050, un Masterplan che progetta una città con mobilità sostenibil­e, a impatto zero una dotazione di infrastrut­ture all’altezza di una capitale europea. Tortoriell­o ricorda

poi le iniziative avviate in questi quattro anni: dal Digital innovation hub “Cicero” per la digitalizz­azione delle imprese, all’accordo quadro con le 7 università del Lazio per sostenere l’innovazion­e in azienda, il protocollo firmato da Unindustri­a con Enea per la gestione sostenibil­e dei rifiuti e i progetti con la Regione per investire su risorse umane e ricerca: «con la Regione il rapporto è stato diverso e proficuo. Con Zingaretti ho visto un approccio basato su concretezz­a, dialogo, sempre nel rispetto dei ruoli».

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uscente di Unindustri­a: dal 2016 al 2020
FILIPPO TORTORIELL­O Presidente uscente di Unindustri­a: dal 2016 al 2020

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