Ricerca, Caimi apre i laboratori a ospedali e atenei
Inaugurati gli Open Lab dedicati alla ricerca in ambito acustico
Renato Caimi lo ha sempre insegnato ai propri quattro figli, che oggi guidano l’azienda da lui fondata nel 1949: fare design, e fare impresa, ha senso se l’obiettivo è innovare e creare qualcosa di utile alla società. Forse però non si sarebbe immaginato che la piccola realtà di Nova Milanese (15 milioni di euro di fatturato nel 2019 e una cinquantina di dipendenti), inizialmente specializzata in casalinghi e poi in sistemi di arredamento per l’ufficio, sarebbe diventata un punto di riferimento per la ricerca nel campo dell’acustica e degli effetti del suono sulla salute e il benessere delle persone, al servizio non solo dell’azienda stessa, ma anche di tutto il territorio.
«Ci « Ci siamo lasciati prendere un po’ la mano » , ammette Giorgio Caimi, il più giovane dei quattro fratelli, responsabile progettazione dell’azienda, presentando gli Open Lab: sette avveniristici laboratori dedicati alla ricerca teorica e applicata in ambito tecnologico acustico, ai nuovi materiali e alla prototipazione, entrati in funzione in questi giorni. Una « piccola follia» che ha richiesto 3 milioni di investimento, due anni di studi tecnici e lavori e dotazioni tecnologiche di ultimissima generazione. Ma l’azienda ha sempre investito di più proprio nei momenti di difficoltà, ricorda Renzo, responsabile amministrativo: «È solo così che si può andare avanti e crescere, quando poi le crisi passano. Perché passano, prima o poi, e bisogna farsi trovare pronti » .
Inizialmente, la decisione di realizzare un centro ricerche interno è stata motivata dalla necessità di controllare da vicino tutte le fasi di sviluppo dei prodotti più avanzati dell’azienda, i sistemi di pannelli e i tessuti fonoassorbenti che l’impresa milanese realizza da circa una decina di anni, grazie all’applicazione dell’innovativa tecnologia Snowsound, brevettata dalla stessa Caimi.
Mano a mano che il progetto cresceva, però, i quattro fratelli si sono resi conto che stavano prendendo forma laboratori estremamente avanzati e complessi, unici in Europa, il cui scopo può andare ben oltre. « Abbiamo pensato che non potevamo tenerli solo per noi – spiega Franco Caimi, responsabile marketing –, perciò abbiamo deciso di metterla a disposizione di tutti i soggetti potenzialmente interessati: università, istituti di ricerca, ospedali, ma anche musicisti, ingegneri e tecnici del suolo. Vogliamo mettere in connessione tra loro i diversi soggetti, creare reti e sinergie per favorire l’innovazione». Per la metà del tempo gli Open Lab saranno dati in uso gratuito a chi ne farà richiesta: con spirito olivettiano, «restituiamo al territorio quello che abbiamo ricevuto – dice il primogenito Gianni, incaricato della logistica -. Perché è grazie a questo contesto, la Brianza e la sua storia, che l’azienda è potuta crescere e innovare ». » .
Accanto alla sua rete consolidata di partner e clienti nel mondo del design e della progettazione, ora Caimi Brevetti dovrà costruire una nuova galassia di relazioni con soggetti nuovi. «È tutto da inventare, anche le possibilità di utilizzo dei laboratori. Ma è proprio così, sperimentando, che nascono le idee migliori», conclude Renzo.