Post Covid, ora le quotate credono nella ripresa
Positive le attese dei 340 investitori alla Digital italian equity week di Borsa Italiana
Il post- Covid come uno spartiacque. Le aspettative dei 340 investitori che hanno partecipato alla digital italian equity week di Borsa italiana sono, per la maggior parte, riposte nella capacità dei protagonisti del listino italiano di reagire al virus intercettando i nuovi macrotrend del mercato. Un quadro di fiducia che « ci rende positivi - spiega Barbara Lunghi, responsabile primary market e membro del board di Borsa Italiana - anche per la possibilità di riaprire il mercato delle Ipo » sul listino principale, per chi sarà in grado di dare indicazioni e guidance precise, oltre a possedere un solido track- record.
La settimana di confronto tra le società italiane e i loro investitori (alcuni nuovi, la maggior parte già presenti negli azionariati), completamente in digitale, si conclude oggi dopo più di 2mila incontri. Le passate edizioni prevedevano tre giorni di incontri fisici in rappresentanza di alcuni settori industriali, ma la leva del digitale ha permesso di estendere l’esperienza su dieci giorni lavorativi, ampliando l’offerta con l’introduzione di nuovi settori dell’economia italiana. Quattro i cluster rappresentati: consumer goods& services (9 società, 250 incontri con 130 investitori in rappresentanza di oltre 90 case di investimento); infrastrutture& energia (800 incontri, 30 società, delle quali 27 quotate e 3 non quotate, 250 investitori di 150 case di investimento); beni e servizi Industriali & healthcare (16 società operanti nel settore, 400 incontri con oltre 155 investitori in rappresentanza di 100 case di investimento); finanza (20 società operanti nel settore, 350 incontri con 120 investitori e analisti in rappresentanza di oltre 80 case di investimento).
«È difficile - spiega Lunghi - individuare delle linee guida trasversali, viste le diverse potenzialità e caratteristiche dei cluster. A livello generale, però, sono tre i macrotrend emersi. In primis c’è la capacità di resilienza di gran parte delle società, protagonista del racconto di questi ultimi mesi. Poi c’è la spinta alla digitalizzazione, tema molto sentito dagli investitori. Infine, la sostenibilità » .
Per molte delle società presenti, come ha spiegato Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, in apertura della settimana, si è trattato del primo importante appuntamento con gli investitori, sui risultati del primo semestre post emergenza Covid19. Anche per questo motivo il confronto con i principali investitori internazionali e domestici sulle prospettive di ripresa economica, non solo del Paese ma dell’intera economia globale, è stato giudicato di particolare interesse.
« Siamo soddisfatti di essere riusciti a creare questa piattaforma di incontri tra società e investitori, coprendo tutti i settori, e coinvolgendo società di media e grande dimensione, praticamente i due terzi della capitalizzazione del mercato di Piazza Affari - spiega Lunghi -. Abbiamo cercato di dare spazio e visibilità alle prospettive, anche se è ancora complesso in molte situazioni stimare l’ impatto e breve e medio termine delle variabili legate al lockdown e al Covid- 19. Di certo, però, ci sono alcune situazioni in cui queste dinamiche incideranno strutturalmente, nel cambiamento dei business model, e per questo un confronto con questa platea riteniamo sia stato utile » .