«Stato di diritto, in Polonia situazione deteriorata»
Sul fronte dello stato di diritto la situazione in Polonia si è seriamente deteriorata. Lo ha sottolineato ieri il Parlamento europeo, accentuando le pressioni sullo sfondo di un procedimento Ue che si potrebbe concludere per Varsavia con la perdita di diritti di voto.
Dal momento in cui è salito al potere, nel 2015, il partito nazionalista Diritto e giustizia ha introdotto una serie di riforme giudiziarie a scapito dell’indipendenza dei tribunali, posti - secondo l’opposizione - sotto controllo diretto del governo.
Nel 2017 la Commissione europea ha aperto un’inchiesta che finora non ha condotto a sanzioni. La risoluzione adottata ieri dall’Europarlamento «esprime profonda preoccupazione per il fatto che il problema dello stato di diritto in Polonia non solo non sia stato affrontato, ma si sia seriamente aggravato».
L’auspicio dell’opposizione in Polonia e di alcuni politici europei sarebbe vincolare il rispetto dello stato di diritto alla distribuzione dei fondi europei: in realtà Varsavia sarà uno dei maggiori beneficiari del prossimo budget. Ieri alcuni deputati hanno chiesto di ampliare la procedura Ue includendo i chiari rischi di violazioni sul fronte della democrazia e del rispetto dei diritti umani.
DIRITTI UMANI E FONDI UE L’opposizione polacca e alcuni politici europei vorrebbero vincolare il rispetto dell’indipendenza dei tribunali ai finanziamenti comunitari