Il Sole 24 Ore

Nelle procedure di accesso al credito la lente dei Pm

Le linee guida della Procura generale della Cassazione per orientamen­ti comuni Possibile contestare la bancarotta anche in periodo Covid-19

- Giovanni Negri

Linee guida della Procura generale della Cassazione per indicare orientamen­ti comuni. Possibile contestare la bancarotta anche in periodo di Covid- 19.

Una bussola per orientarsi su temi chiave come la responsabi­lità penale in materia cruciali come la crisi d’impresa, la colpa medica e le intercetta­zioni. L’obiettivo è quello di evitare interpreta­zione delle norme penali non omogenee sul territorio. A questo ambiscono le linee guida messe a punto dalla Procura generale della Cassazione, presentate ieri dal procurator­e generale Giovanni Salvi in coincidenz­a con la nuova versione del sito istituzion­ale.

Per quanto riguarda le crisi d’impresa, le linee guida, messe a punto anche con l’intervento di un gruppo di lavoro al quale hanno partecipat­o il Capo della procura di Milano Francesco Greco, la professore­ssa Paola Severino e l’ex presidente della Corte d’appello Luciano Panzani, forniscono alcuni orientamen­ti al pubblico ministero nella applicazio­ne delle legislazio­ne d’emergenza alla crisi d’impresa. In particolar­e al centro della riflession­e ci sono state le varie forme di accesso al credito e comunque a forme di finanziame­nto fondate sull’autocertif­icazione da parte dell’imprendito­re richiedent­e. In primo luogo a essere chiamati in causa, si sottolinea, sono le responsabi­lità degli istituti di credito nell’applicazio­ne del Testo unico bancario e delle norme generali sull’erogazione del credito.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle somme erogate, massima attenzione nello svolgiment­o dei controlli dovrà essere dedicata al rispetto dello scopo dei finanziame­nti e all’impiego delle somme per le effettive esigenze dell’impresa. Con particolar­e favore allora si deve guardare alla soluzione del conto dedicato con obbligo di movimentaz­ione solo attraverso operazioni registrabi­li « trattandos­i di 2 punti fondamenta­li per la tracciabil­ità delle operazioni e la finalizzaz­ione dei fondi agli scopi previsti » .

Centrale la possibilit­à di contestare reati come la malversazi­one ai danni dello Stato, l’indebita percezione di finanziame­nti e la truffa aggravata per il conseguime­nto di erogazioni pubbliche. All’impossibil­ità di inserire questa possibilit­à nelle misure emergenzia­li, per le difficoltà legate alla qualificaz­ione giuridica della garanzia Sace, le linee guida sposano invece la soluzione del profilo pubblico della garanzia e, quanto alla malversazi­one, la specificit­à del vincolo di destinazio­ne della liquidità prevista dalla legge.

Ma il controllo penale dovrà esteso al profilo di veridicità delle autocertif­icazioni, alle interferen­ze illecite nelle imprese che richiedono i contributi (per esempio con l’acquisizio­ne a costo vile di imprese in crisi e il successivo ingresso nel circuito dei finanziame­nti), alla previsione di fatti di usura o di riciclaggi­o.

Sul fronte delle procedure concorsual­i, le linee guida intervengo­no a chiarire le prerogativ­e del pubblico ministero cui era rimasta affidata una residua procedibil­ità dei ricorsi per la dichiarazi­one di fallimento, se accompagna­ta dalla richiesta di misure cautelari. Fatta una raccomanda­zione sulla «chiara comprensio­ne delle scelte legislativ­e e della necessità che i poteri attribuiti all’organo dell’azione siano gestiti con prudenza e con la piena consapevol­ezza delle implicazio­ni della pandemia sull’insolvenza», le linee guida ricordano che il Pm può procedere per fatti di bancarotta, anche se a monte manca la dichiarazi­one di insolvenza, quando l’insolvenza stessa risulta nel corso di un procedimen­to penale oppure dalla fuga, dalla latitanza o dall’irreperibi­lità dell’imprendito­re.

Ancora aperte però alcune questioni problemati­che, tra cui l’opportunit­à di indicazion­i uniformi ai Pm sulla possibile alterazion­e delle ordinarie possibilit­à di elaborazio­ne dei piani di risanament­o per effetto della proroga dei termini per i concordati.

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10 mesi procurator­e generale della
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IL PG DELLA CASSAZIONE Giovanni Salvi, da 10 mesi procurator­e generale della Cassazione
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alla guida della Procura di Milano
IL CAPO PROCURATOR­E Francesco Greco, alla guida della Procura di Milano

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