Il Sole 24 Ore

Ufficiali gli emendament­i per versare le imposte entro ottobre con lo 0,8%

- Federica Micardi Tonino Morina

Si avvicina la moratoria per chi chiuso i conti con il Fisco il 20 agosto. Ieri sono stati presentati al Dl agosto due emendament­i che vanno in questa direzione.

Questa esplicita richiesta, ricordiamo, è stata fatta dai sindacati dei commercial­isti, appoggiati dal Consiglio nazionale della categoria, una settimana fa, quando dopo un vertice al Mef hanno deciso di revocare lo sciopero nazionale indetto dal 15 al 22 settembre.

In una nota di ieri il sottosegre­tario di Stato al Mef Alessio Villarosa (M5S) ricorda di aver assunto al tavolo con gli esponenti del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Commercial­isti e delle associazio­ni di categoria – di concerto alle altre componenti di maggioranz­a - l’impegno a sostenere la moratoria sulle sanzioni per i ritardati pagamenti delle imposte scadute il 20 agosto, impegno ora mantenuto con l’emendament­o al Dl agosto a prima firma del senatore Fenu. Anche il viceminist­ro dell’Economia Antonio Misiani ieri su Facebook ha comunicato che i gruppi di maggioranz­a - a partire dal Pd - hanno presentato al Senato un emendament­o al decreto legge 104 del 2020 che prevede, per i contribuen­ti che hanno registrato nel primo semestre del 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019, la possibilit­à di effettuare il pagamento entro venerdì 30 ottobre con la sola maggiorazi­one dello 0,8%.Il governo - assicura Misiani - esprimerà parere favorevole, dando seguito all’impegno assunto con le associazio­ni e il consiglio nazionale dei commercial­isti».

Il Governo mantiene quindi la parola data ai commercial­isti. I contribuen­ti Isa e collegati, che hanno “saltato” la scadenza del 20 agosto, per il saldo annuale dei redditi del 2019 e la prima rata di acconto per il 2020, potranno infatti eseguire il pagamento entro il 30 ottobre 2020, con la sola maggiorazi­one dello 0,8%. La nuova scadenza può però riguardare solo i contribuen­ti che hanno registrato nel primo semestre del 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33% rispetto al primo semestre del 2019 (si stima che siano oltre 100mila). Superata questa condizione, la nuova scadenza del 30 ottobre, con lo 0,8% in più, riguarda i contribuen­ti Isa che non hanno eseguito i pagamenti entro il 20 agosto 2020, con lo 0,40% in più.

Il differimen­to al 30 ottobre 2020, con lo 0,8% in più, interessa i contribuen­ti che applicano gli indici sintetici di affidabili­tà fiscale (Isa) o che presentano cause di esclusione o di inapplicab­ilità dagli stessi, e gli altri “collegati” agli Isa, quali, i soci di società di persone e quelli delle Srl in trasparenz­a o i collaborat­ori di imprese familiari, nonché i contribuen­ti forfettari e i minimi. La maggiorazi­one dello 0,8% comporta una riduzione delle somme dovute in caso di ravvedimen­to. Considerat­o che per gli omessi versamenti scaduti il 20 agosto con lo 0,40% in più, ai fini del ravvedimen­to, si deve prendere come riferiment­o la scadenza del 20 luglio 2020, questo comporta un beneficio di oltre la metà delle maggiori somme dovute.

La soluzione era stata prospettat­a dal Governo dopo la protesta dei commercial­isti

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