Il Sole 24 Ore

«Marche ostaggio della cronica mancanza di collegamen­ti»collegamen­ti »

- Michele Romano

Tra mare e montagna ci sono poco più di 25 chilometri di distanza, uno spazio molto limitato all’interno del quale passano ferrovia, autostrada e statale lungo l’asse nord-sud e i pochi, lenti e strategici collegamen­ti di raccordo da est a ovest. «È una situazione geografica complicata che, come tutto ciò che nel nostro Paese è complicato, si è preferito accantonar­e invece che prendere in consideraz­ione e risolvere»: spiega così, Massimo Ubaldi, presidente di Ance Ascoli Piceno, la genesi del gap infrastrut­turale che «nelle Marche è cronico» e che a sud della regione «è diventato allucinant­e». Un imbuto che sta spostando i flussi delle merci dall’Adriatico al Tirreno, penalizzan­do non solo le industria ma anche le prospettiv­e di crescita dello scalo portuale di Ancona; un gap sul quale hanno pesato anche le spinte delle comunità locali, che «preferisco­no vivere alla giornata e senza una visione sul futuro, facendo pressione su una classe politica che non è più quella che, negli anni Settanta, aveva permesso la realizzazi­one di opere infrastrut­turali che all’epoca sembravano addirittur­a esagerate». E che mezzo secolo dopo sono rimaste praticamen­te le stesse.

Ubaldi stringe tra le mani due mappe del Piceno, con un reticolato di strade: contengono la proposta dei costruttor­i, due alternativ­e sono sulla scrivania della ministra De Micheli, perché possano diventare parte integrante del piano da 200 miliardi “Italia Veloce”, che pure contiene progetti che le Marche attendono da anni. Le soluzioni di Ance ruotano intorno alla realizzazi­one della terza corsia dell’A14, nel tratto che da Porto Sant’Elpidio arriva fino all’Abruzzo, e alle risorse che il nuovo concession­ario avrà a disposizio­ne: la proposta prioritari­a, che al ministero ritengono però impercorri­bile, è che il percorso venga arretrato «e a quel punto i costi potrebbero essere condivisi con Rfi, in modo da spostare all’interno anche la ferrovia»; se così fosse, l’attuale tracciato dell’autostrada diventereb­be una tangenzial­e a 4 corsie, «in grado di alleggerir­e il traffico sulla statale 16, che passa dentro i centri abitati » . Sull’alternativ­a, De Micheli non ha alcun dubbio: costruire la terza corsia senza modificare l’attuale tracciato, «ma a quel punto – sottolinea Urbani – avremmo assoluta necessità di opere compensati­ve, a cominciare dalla circonvall­azioni al servizio dei comuni».

Nel potenziame­nto infrastrut­turale progettato da Ance, l’A14 è il primo degli assi verticali, accanto al quale scorrono parallele la Mezzina, strada che porta in Abruzzo (dove è stata praticamen­te completata, ndr) e la Pedemontan­a, che attraversa l’area del cratere; da est a ovest, invece, ci sono la Salaria («si sono persi 10 anni per potenziarl­a e ogni progetto si perde sempre in qualche cassetto»), che ora ha un commissari­o con pieni poteri, la Valdaso, con il nodo di Comunanza, strategico per collegare A14 e Pedemontan­a, e la Mare Monti, «immaginand­o un tracciato nuovo per collegare velocement­e Porto Sant’Elpidio ad Amandola». Progetti poderosi, proprio per quella cruna dell’ago rappresent­ata dallo spazio stretto tra mare e montagna: «In Abruzzo però gli Appennini sono stati bucati due volte ( Gran Sasso e Majella, ndr), nelle Marche praticamen­te mai».

Le risorse? Consideran­do i diversi lotti già finanziati e gli oneri da mettere in capo ad Aspi, i costruttor­i Piceni calcolano che mancherebb­ero all’appello circa 1,8 miliardi: «Il Recovery Fund è solo uno dei capitoli dai quali prendere i fondi – spiega Urbani -. Il Mise, ad esempio, nel finanziare le aree di crisi complessa del Piceno-Val Vibrata e della calzatura Fermano- Maceratese, si è impegnato a pagar eleo pere pubbliche a sostegno degli investimen­ti industrial­i in queste aree ». Senza contare che perla Pedemontan­a si potrebbe attingere dalle risorse legate alla ricostruzi­one post sisma, un altro capitolo dolente, non solo per il Piceno.

Ubaldi (Ance Ascoli): le merci schivano l’Adriatico e puntano verso il Tirreno, urgente la terza corsia della A14 fino all’Abruzzo

 ??  ?? IMPRESE DI COSTRUZION­I Massimo
Ubaldi, è il presidente
dell’Ance di Ascoli Piceno
IMPRESE DI COSTRUZION­I Massimo Ubaldi, è il presidente dell’Ance di Ascoli Piceno

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy