Come cambiano le città in diretta digitale
È la “Nuova Intimità” il tema centrale della Dutch Design Week nell’anno del coronavirus: la necessità di attingere a creatività e immaginazione per trovare nuovi equilibri nelle relazioni tra noi e il mondo nell'era del distanziamento sociale. Il più grande evento nordeuropeo dedicato al design ha aperto ieri e chiuderà il 25 ottobre, ma solo in modalità virtuale: la recente impennata di casi in Olanda ha costretto gli organizzatori a rinunciare alla formula ibrida pochi giorni prima della kermesse, con i padiglioni già allestiti.
Poco male per chi seguirà l’evento dall’Italia collegandosi al sito sitoddw. ddw.nl. nl. Lo sforzo organizzativo sotto il profilo tecnologico è stato infatti imponente: ogni partecipante avrà a disposizione una 3D Viewing Room personale, un’area dedicata dove esplorare la rassegna per temi o per singolo designer navigando tra video, foto, podcast e brevi testi. Potrà collegarsi agli eventi in live streaming, o dialogare via chat con altri partecipanti o espositori, o ancora seguire le dirette tv in cui verranno “esplorati” i padiglioni già allestiti.
Tra i macrotemi dell’evento spiccano le città del futuro, la “realtà adattata”, il social design, la sostenibilità applicata a prodotti e materiali, la casa connessa e le icone della contemporaneità. Da non perdere anche le opere dei giovani designer della Dutch Design Academy, una delle più importanti in Nordeuropa. Alcune sono ispirate alla nuova normalità del coronavirus: per esempio “Bounding Spaces” di Anna Dienemann, un accessorio indossabile come una cintura che si può aprire diventando una colorata “tenda” personale in grado di garantire il distanziamento sociale. Oppure “Voiceful” di Lena Joutsemo, piattaforma online che permette di comporre musiche, canzoni e cori sovrapponendo le registrazioni di decine di persone che si trovano lontane. O ancora lo “Smart Distancing System” di Jólan van der Wiel e Nick Verstand, un sistema di sensori che grazie ai laser “disegna” sul suolo delle bolle irregolari di un metro e mezzo di raggio intorno a singoli e gruppi.
Alla rassegna sarà presente per il secondo anno anche Isola Design District, la piattaforma digitale nata a margine della Milan Design Week che propone una selezione di talenti e studi indipendenti. Mentre in “Muse Digitali” i giovani designer italiani Giorgio Gasco e Gianmaria Della Ratta partiranno dal concetto sociologico della “bedroom culture” dei teenager e della ricerca di identità per condividere i loro processi creativi attraverso la realizzazione di stucchi da camera.