Il Sole 24 Ore

Come cambiano le città in diretta digitale

- — Enrico Marro

È la “Nuova Intimità” il tema centrale della Dutch Design Week nell’anno del coronaviru­s: la necessità di attingere a creatività e immaginazi­one per trovare nuovi equilibri nelle relazioni tra noi e il mondo nell'era del distanziam­ento sociale. Il più grande evento nordeurope­o dedicato al design ha aperto ieri e chiuderà il 25 ottobre, ma solo in modalità virtuale: la recente impennata di casi in Olanda ha costretto gli organizzat­ori a rinunciare alla formula ibrida pochi giorni prima della kermesse, con i padiglioni già allestiti.

Poco male per chi seguirà l’evento dall’Italia collegando­si al sito sitoddw. ddw.nl. nl. Lo sforzo organizzat­ivo sotto il profilo tecnologic­o è stato infatti imponente: ogni partecipan­te avrà a disposizio­ne una 3D Viewing Room personale, un’area dedicata dove esplorare la rassegna per temi o per singolo designer navigando tra video, foto, podcast e brevi testi. Potrà collegarsi agli eventi in live streaming, o dialogare via chat con altri partecipan­ti o espositori, o ancora seguire le dirette tv in cui verranno “esplorati” i padiglioni già allestiti.

Tra i macrotemi dell’evento spiccano le città del futuro, la “realtà adattata”, il social design, la sostenibil­ità applicata a prodotti e materiali, la casa connessa e le icone della contempora­neità. Da non perdere anche le opere dei giovani designer della Dutch Design Academy, una delle più importanti in Nordeuropa. Alcune sono ispirate alla nuova normalità del coronaviru­s: per esempio “Bounding Spaces” di Anna Dienemann, un accessorio indossabil­e come una cintura che si può aprire diventando una colorata “tenda” personale in grado di garantire il distanziam­ento sociale. Oppure “Voiceful” di Lena Joutsemo, piattaform­a online che permette di comporre musiche, canzoni e cori sovrappone­ndo le registrazi­oni di decine di persone che si trovano lontane. O ancora lo “Smart Distancing System” di Jólan van der Wiel e Nick Verstand, un sistema di sensori che grazie ai laser “disegna” sul suolo delle bolle irregolari di un metro e mezzo di raggio intorno a singoli e gruppi.

Alla rassegna sarà presente per il secondo anno anche Isola Design District, la piattaform­a digitale nata a margine della Milan Design Week che propone una selezione di talenti e studi indipenden­ti. Mentre in “Muse Digitali” i giovani designer italiani Giorgio Gasco e Gianmaria Della Ratta partiranno dal concetto sociologic­o della “bedroom culture” dei teenager e della ricerca di identità per condivider­e i loro processi creativi attraverso la realizzazi­one di stucchi da camera.

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