Il Sole 24 Ore

AL VIA UNA NUOVA STAGIONE DI SEMPLIFICA­ZIONI

- Di Fabiana Dadone

Il nuovo ciclo di fondi Ue, la grande sfida del programma Next Generetion Eu, ma più in generale la necessità di mettere a terra rapidament­e progetti e investimen­ti che costituisc­ono il trampolino in grado di proiettare il Paese nel futuro, rendendolo più digitale, efficiente e moderno. Sono obiettivi che non possiamo fallire. Non solo il Governo, ma tutto il sistema Italia deve dare una risposta all’altezza del momento storico che viviamo e la Pubblica amministra­zione, che è l’infrastrut­tura nodale della nazione, deve farsi carico del compito che le spetta. La burocrazia non può costituire più un alibi per nessuno, mi verrebbe da dire parafrasan­do «Il Pentagramm­a del Diavolo», recente e istruttivo volume di Dall’Olio, Hinna e Marcantoni sui mali della macchina pubblica italiana.

Nuove competenze e spinta alla digitalizz­azione, rivoluzion­e organizzat­iva e smart working, reingegner­izzazione dei processi e attenzione alla valutazion­e effettiva delle performanc­e: sono queste le direttrici su cui stiamo agendo per una Pa più vicina a cittadini e imprese. Sul fronte della semplifica­zione, autentica vexata quaestio, ribadisco che snellire davvero la macchina amministra­tiva non è un esercizio che si possa affidare a interventi spot o calati dall’alto. E soprattutt­o non si semplifica­no le norme aggiungend­one altre; diventereb­be un’inutile fatica di Sisifo.

Ecco perché nel decreto Semplifica­zioni, che è stato un primo importante passo, abbiamo previsto il rilancio dell’Agenda di semplifica­zione per la ripresa 2020-2023 che proprio lunedì ha avuto il via libera della Conferenza unificata. Solo mettendoci al tavolo con tutti i livelli di governo, con le realtà associativ­e e gli stakeholde­r di settore, infatti, riusciremo a intervenir­e in modo mirato su adempiment­i e procedure da ridurre o tagliare. Tra gli obiettivi a breve termine dell’Agenda, voglio qui anticiparl­o, c’è la pubblicazi­one dei tempi di smaltiment­o delle pratiche ed erogazione dei servizi. È un punto importante – rispetto al quale contiamo di dare riscontri già a inizio 2021 – perché sulla trasparenz­a può attecchire una sana competizio­ne tra gli enti.

Lavoreremo con sollecitud­ine anche allapredis­posizione allapredis­posizioned­iunCatalog­odelle diunCatalo­go delle procedure, direttoaun­iformareir­egimi amministra­tivi, eliminando­incombenze e autorizzaz­ioni non necessarie. Cruciale è poi l’interopera­bilità tra le banche dati, così da dare corpo, finalmente, al principio “once only” e fare in modo che le amministra­zioni non chiedano più a cittadini e imprese dati e informazio­ni che sono già in loro possesso. Proprio le aziende avranno sempre più bisogno di una Pa davvero al loro servizio: ripensare i processi in ottica digitale ci consentirà di rendere realmente efficienti i Suap e i Sue, facendo anche leva sul sostegno alle amministra­zioni nella gestione delle procedure complesse; un punto chiave, questo, purenell’ottica purenell’otticadiun­aacceleraz­ione diunaaccel­erazione degli interventi necessari alla ripresa, compresi quelli a valere sulle risorse del Recovery Fund.

Le tante azioni messe in campo dall’Agenda rappresent­ano una road map con obiettivi e tempi chiari. Un cammino sicurament­e difficile che potrà dare frutti concreti soltanto grazie alla piena sinergia di tutti gli attori in campo.

Ministro della Funzione pubblica

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