In arrivo altre assunzioni extra
Arruolabili specializzandi dal primo anno. Possibile trasferire di reparto i medici
In arrivo nuove assunzioni extra per provare ad arginare la seconda ondata del Covid. Si punterà ad assumere sul territorio - a cominciare proprio dalle Usca - i giovani medici specializzandi che sono ancora al primo anno di corso. Mentre negli ospedali potranno entrare già dal terzo anno di corso di specializzazione (non più solo dal quarto o quinto come previsto oggi). E poi ricorso anche alle prestazioni in libera professione dei medici con tariffe orarie lorde da 60 a 80 euro facendo ricorso alle risorse stanziate nel decreto agosto per abbattere le liste d’attesa. Infine gli ospedali potranno «utilizzare temporaneamente i dirigenti medici in servizio, indipendentemente dalla disciplina d’inquadramento » : in pratica i medici potranno essere spostati dai loro reparti a quelli del Covid anche se questo trasferimento dovrà avvenire «prioritariamente nell’ambito di attività afferenti a discipline equipollenti e affini».
Queste alcune delle nuove misure per il personale sanitario contenute in una bozza di un nuovo decreto sulla Sanità che potrebbe approdare nel prossimo consiglio dei ministri. Anche se la strada alternativa, forse quella più plausibile, potrebbe essere quella che queste misure entrino alla fine tra gli emendamenti appoggiati dal Governo per la manovra.
Nella bozza del decreto si leggono anche altre misure per il potenziamento del personale dell’Agenzia italiana del farmaco, anche per fronteggiare la mole di lavoro aumentata con la valutazione di tutte le possibile terapie per il Covid. Così come saranno potenziate le risorse di personale per garantire la continuità operativa degli uffici periferici del ministero della Salute e del contact center 1500.
Infine una ulteriore norma prevede una corsia preferenziale nei concorsi futuri per la stabilizzazione del personale sanitario precario assunto finora per l’emergenza.
Corsia preferenziale nei concorsi futuri per la stabilizzazione del personale sanitario precario assunto finora per l’emergenza