Black Friday, attese spese in aumento a 1,5 miliardi
Federdistribuzione: migliora la sostenibilità delle imprese di settore
Tra black friday e cyber monday gli italiani spenderanno in shopping online 1,5 miliardi. È solo la punta dell’iceberg di un anomalo “black friday” che dura da quasi un mese e a causa dei divieti governativi finisce con il premiare soprattutto le piattaforme dell’online mentre la maggior parte del commercio è obbligato a restare chiuso a causa dei vincoli dei Dpcm. «Rallenta rispetto agli altri anni in tasso di crescita, al 15% contro il circa 20% del 2019 - dice Valentina Pontiggia responsabile dell’Osservatorio B2c NetcommPolitecnico di Milano -. L’e-com risentirà anche della contrazione dei consumi nei servizi, turismo e trasporti». Se nelle ultime settimane l’online ha fatto il pieno di ordini e nei prossimi quattro giorni ci sarà uno sprint, con la domanda in netta crescita pari a un +40% sul 2019. Uno studio Compass evidenzia poi che l’84% degli italiani comprerà soprattutto online. In un caso su due si acquistano i regali per il Natale con un budget medio di 284 euro (-7%).
Ad agonizzare sono i negozi fisici. Confcommercio ha lanciato la campagna #Comprosottocasa, invito a sostenere gli acquisti nei negozi di vicinato mentre l’associazione delle imprese del commercio moda-Confesercenti evidenzia che da inizio settimana oltre 410 milioni di euro di spesa passano al web a causa della chiusura dei negozi fisici, con un forte squilibrio concorrenziale per giochi e giocattoli. Così l’associazione ha presentato un esposto all’Antitrust per segnalare la grave distorsione della concorrenza portata dalle norme anti contagio.
Giornate calde per gli acquisti online ma anche con parecchie manifestazioni perché in tutto il mondo i sindacati che rappresentano oltre 40mila lavoratori del colosso di Jeff Bezos hanno varato la campagna «Make Amazon Pay» con proteste e blocchi.
Non manca chi nel giorno del black friday accelera sulla sostenibilità. È Ikea con la campagna # greenfriday per convincere i clienti a rivendere i mobili usati della società svedese per dare loro una seconda vita.
Perché nella distribuzione moderna cresce il ruolo della sostenibilità anche nei mesi della pandemia. Nell’ultimo decennio nel comparto è sempre più cresciuta la consapevolezza di potere avere la capacità di giocare da protagonista nel contesto nazionale, elaborando modelli di sviluppo nuovi, in grado di incidere sulle filiere a monte della distribuzione, promuovendo comportamenti etici e sostenibili. Sui consumatori si punta a stimolare l’acquisto di prodotti più consapevoli, fornendo trasparenza nelle informazioni e un’offerta che risponde ai criteri di sostenibilità. Un impegno, sottolinea Federdistribuzione, che spazia dall’ambiente all’economia circolare e coinvolge l’efficientamento energetico, il rapporto con il personale, i clienti e le comunità locali, la filiera dei fornitori e il mondo agricolo.