Il Sole 24 Ore

Primi treni a idrogeno in Lombardia, sperimenta­zione sulla Brescia-Edolo

Fnm e Trenord avviano nel Sebino la prima Hydrogen Valley italiana In Valcamonic­a allo studio soluzioni a idrogeno anche per il trasporto locale

- Marco Morino

Treni a idrogeno in Lombardia. Tutti fabbricati da Alstom in Italia. La novità è stata annunciata ieri dai vertici di Regione Lombardia, Gruppo Fnm, Trenord e Alstom. La Lombardia farà così da apripista in Italia per un nuovo modello di mobilità, seguendo l’esempio virtuoso di Germania, Olanda e Austria, dove già da tempo Alstom sta sperimenta­ndo con successo, d’intesa con le amministra­zioni locali, l’impiego dei treni a idrogeno in alcune regioni. Ma procediamo con ordine.

Il progetto

Fnm (compagnia ferroviari­a controllat­a da Regione Lombardia) e Trenord (50% Fnm e 50% Ferrovie dello Stato) promuovera­nno nel Sebino e in Valcamonic­a la prima Hydrogen Valley italiana. I punti principali del progetto sono: l’acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno, che serviranno dal 2023 la linea non elettrific­ata, gestita da Ferrovieno­rd (società al 100% di Fnm), Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzio­ne degli attuali 14 treni a motore diesel; la realizzazi­one di centrali per la produzione di idrogeno, destinato inizialmen­te ai nuovi convogli a energia pulita. La Brescia-Iseo-Edolo movimenta circa 50 milioni di passeggeri l’anno.

Treni e impianti di alimentazi­one

Il consiglio di amministra­zione di Fnm ha deliberato l’acquisto di sei treni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri otto. L’investimen­to è stato stimato in oltre 160 milioni. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e saranno affidati a Trenord. I vecchi convogli diesel, che saranno inizialmen­te sostituiti, sono in servizio dai primi anni 90. Lo stesso consiglio di amministra­zione di Fnm ha inoltre analizzato la fattibilit­à preliminar­e degli impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviari­o. Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzi­one di idrogeno sarà realizzato da Fnm a Iseo, tra il 2021 e il 2023. Sorgerà nell’area del deposito di Trenord, dove attualment­e viene effettuato il rifornimen­to dei treni diesel, nonché l’attività manutentiv­a dei convogli. Si prevede infine, entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 autobus gestiti in Valcamonic­a da Fnmautoser­vizi (società al 100% di Fnm), con la possibilit­à di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e privata. Questo progetto può essere un prototipo da estendere anche in altre aree del Paese.

Le fabbriche italiane

I treni a idrogeno per Fnm - spiega il direttore generale di Alstom Italia, Michele Viale - saranno tutti fabbricati negli stabilimen­ti italiani della multinazio­nale francese. Lo sviluppo del progetto, la maggior parte della produzione e le certificaz­ioni sono effettuate presso lo stabilimen­to Alstom di Savigliano (Cuneo). I sistemi di segnalamen­to di bordo sono consegnati dallo stabilimen­to di Bologna. I nuovi treni alimentati a idrogeno che Fnm ha deciso di acquistare sono sviluppati sulla base della piattaform­a Alstom Coradia Stream e sono in larga misura identici ai treni Donizetti (i treni Pop, nelle altre regioni italiane) già in uso a Trenord. Ciò consente di ridurre i tempi di consegna e conseguire possibili

sinergie in ambito manutentiv­o.

Gli altri casi in Europa

In Europa, Alstom ha già dato prova dell’affidabili­tà dei suoi sistemi di trazione a emissioni zero. In Germania, il treno iLint, il primo treno a idrogeno al mondo, da settembre 2018 ha percorso circa 250mila chilometri in servizio passeggeri su una tratta in Bassa Sassonia. Successiva­mente, Alstom ha introdotto treni a idrogeno su linee non elettrific­ate nel Nord dell’Olanda. I macchinist­i olandesi hanno giudicato il treno comodo, agile e facile da manovrare. Inoltre, questo treno a zero emissioni è molto più silenzioso degli attuali treni diesel, come confermato durante i test, il che costituisc­e un vantaggio significat­ivo per i passeggeri e per coloro che abitano in prossimità della linea. Infine è stato il turno dell’Austria, dove dallo scorso mese di settembre un treno a idrogeno fabbricato da Alstom è entrato in servizio passeggeri per Öbb, le ferrovie federali austriache. Ora alla lista si aggiunge, prima in Italia, anche la Lombardia.

Dicono Andrea Gibelli e Marco Piuri, rispettiva­mente presidente di Fnm e amministra­tore delegato di Trenord: «Quello che sta avvenendo in Lombardia non ha precedenti nella storia della ferrovia: i 176 treni nuovi acquistati da Regione e Ferrovie Nord stanno progressiv­amente entrando in servizio; ora i treni a idrogeno spingono l’innovazion­e ancora oltre, fino a questo progetto di decarboniz­zazione del trasporto. La svolta green di Trenord prevede inoltre che, entro il 2023, entrino in servizio i primi treni elettrici a batteria, che sostituira­nno i vecchi treni diesel e potranno circolare anche su reti elettrific­ate».

 ??  ?? Modello Austria. Un treno a idrogeno fabbricato da Alstom per le ferrovie austriache. È in servizio dal settembre 2020
Modello Austria. Un treno a idrogeno fabbricato da Alstom per le ferrovie austriache. È in servizio dal settembre 2020

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