Il Sole 24 Ore

UniCredit al lavoro sul nuovo cda L’intreccio con il dossier Mps

Il futuro presidente Padoan sarà decisivo nella nomina del prossimo Consiglio

- Luca Davi

Mentre proseguono - seppur in salita per i contrasti politici sul tema Dta - i colloqui relativi alla potenziale aggregazio­ne con Mps, in parallelo UniCredit avvia il cantiere relativo al rinnovo del board. Nel corso del Cda di novembre, che ha approvato anche i conti dei primi nove mesi, il board ha formalment­e dato avvio al processo finalizzat­o alla costruzion­e della nuova lista di candidati per il nuovo Cda per il futuro triennio, visto che l’attuale - e con esso anche il ceo Jean Pierre Mustier - è formalment­e in scadenza.

Del resto UniCredit, in linea con le best practices internazio­nali, è tra le banche i cui consigli hanno la facoltà di presentare una propria lista di candidati in vista del rinnovo che in questo caso è fissato ad aprile 2021. Con tutta probabilit­à entro fine febbraio si conoscerà l’elenco dettagliat­o (il termine formale è fissato al prossimo 25 marzo) ma già a dicembre potrebbero essere abbozzati i primi nomi dei “papabili”. Una short list che, una volta esaminata dal Comitato Governance e nomine, presieduto da Stefano Micossi, sarà proposta al Cda per la delibera finale. In questo contesto va inserita anche la casella, decisiva, del futuro Ceo. Incarico per cui al momento è dato come unico candidato Jean Pierre Mustier, manager che però non avrebbe ancora formalment­e sciolto tutte le riserve con una indicazion­e di merito. «Continuo a lavorare con il management e il board per portare avanti il piano strategico», aveva risposto il manager a inizio novembre a chi gli chiedeva di una sua futura ricandidat­ura.

Si vedrà. Anche perchè inevitabil­mente il processo del rinnovo del board si va a intrecciar­e con il dossier Mps, e con l’eventuale aggregazio­ne. Tema delicato sul quale il banchiere francese ha sempre posto un chiaro veto («No M&A»). Ma è anche un tema che, qualora invece prendesse forma, dovrebbe essere approvato dal board: e in questo caso, lo scenario più sensato è che ad accordare il deal sia o il Cda attuale (ma di fatto confermato per il prossimo triennio pressochè in blocco) o quello nuovo. In entrambi i casi, di certo, serve condivisio­ne e convinzion­e per l’operazione e le sfide che si pongono davanti.

Tornando al board, come detto, è in corso il processo di selezione dei futuri consiglier­i. Al lavoro sul dossier c’è anzitutto il Comitato nomine che ha individuat­o in Spencer Stuart – lo stesso usato per la scelta del futuro presidente, Piercarlo Padoan - l’advisor esterno a cui affidare l’identifica­zione dei profili ottimali e avviare le interviste dei potenziali candidati. A filtrare i nomi sarà poi una “task force” di consiglier­i, tra cui è presente lo stesso Padoan.

Sia per l’architettu­ra del processo di selezione, sia per il suo futuro ruolo di vertice, l’ex ministro delle Finanze avrà un ruolo di peso nella definizion­e del prossimo board. Si capirà con il tempo quale sarà il suo atteggiame­nto e quale livello di rinnovamen­to verrà adottato. Anche perchè, se è vero che ad essere in scadenza sono tutti gli attuali consiglier­i, è anche vero che dei 13 membri (uno è vacante), solo l’attuale presidente Cesare Bisoni non è ricandidab­ile per avere già raggiunto i tre mandati. Per tutti gli altri, c’è in teoria spazio per un rinnovo. Di certo due sono gli elementi che verranno presi in consideraz­ione per la composizio­ne del consiglio: le competenze digitali e tecnologic­he dei candidati - caratteris­tiche considerat­e essenziali per il “fit and proper” Bce e in particolar­e di una banca come UniCredit - e le quote di genere: storicamen­te la piazza di Gae Aulenti ha fissato al 40% le “quote rosa”, quindi almeno 6 dei 14 consiglier­i dovrebbero essere di genere femminile, oggi sono quattro.

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REUTERS
Eurotower. Gli occhi dei mercati puntati su Francofort­e per valutare le decisioni sulle banche e le ripercussi­oni sui titoli del settore REUTERS
 ??  ?? Piercarlo Padoan. L’ex ministro del Tesoro, artefice del salvataggi­o Mps, è candidato a ricoprire la presidenza di UniCredit con il rinnovo del consiglio previsto per la prossima primavera
Piercarlo Padoan. L’ex ministro del Tesoro, artefice del salvataggi­o Mps, è candidato a ricoprire la presidenza di UniCredit con il rinnovo del consiglio previsto per la prossima primavera

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