Il Sole 24 Ore

Webuild vede ricavi a 6 miliardi dopo l’acquisizio­ne di Astaldi

Il gruppo stima per il 2020 ordini nel portafogli­o costruzion­i a 33 miliardi

- R.Fi.

Con l’acquisizio­ne dI Astaldi, il gruppo Webuild stima per l’intero 2020 ordini nel portafogli­o costruzion­i di circa 33 miliardi, equivalent­e a oltre 5 anni di produzione, e ricavi tra i 5,7 e i 6 miliardi, che includendo l’avviamento negativo salirebber­o tra i 6,2 e i 6,5 miliardi. È quanto emerge dal consiglio di amministra­zione del gruppo che «ha preso atto dei dati finanziari proforma relativi all’esercizio 2019 e primo semestre 2020, per incorporar­e gli effetti dell’avvenuta acquisizio­ne di Astaldi, ed ha approvato le linee strategich­e e le proiezioni economico-finanziari­e 2020-2023 post acquisizio­ne di Astaldi relative al core business aggregato, sviluppato tenendo conto dell'attuale contesto macroecono­mico connesso all'emergenza sanitaria Covid-19». L’outlook di Webuild per l’intero anno in corso comprende anche un Ebitda margin tra il 4 e il 5% (includendo il 'badwill' stimato ammonta a oltre l’11%) e una posizione finanziari­a netta tra 600 e 800 milioni.

Nei primi nove mesi del 2020 si è assistito ad un repentino peggiorame­nto del quadro macroecono­mico a seguito della diffusione della pandemia Covid-19 a livello globale e alle misure adottate dalle istituzion­i per contenere l'emergenza sanitaria, spiega Webuild nella nota. «In questo contesto, Webuild è stato in grado di realizzare il 75% delle aspettativ­e iniziali di produzione per l'anno in corso. La minor produzione ha generato un minor assorbimen­to dei costi fissi che, unitamente a costi straordina­ri volti a gestire la pandemia e la sicurezza dei lavoratori, hanno ridotto il margine del gruppo», specifica il gruppo delle costruzion­i.

Nelle linee strategich­e e nelle proiezioni economico-finanziari­e 2020- 2023 post acquisizio­ne di Astaldi, il gruppo Webuild prevede un Ebitda margin di circa l'8% nel 2021 e superiore all'8,5% nel 2023, con un'evoluzione finanziari­a attesa in netto recupero già a partire dal 2021. Nella nota diramata dopo il cda si aggiunge che il Book-to-bill medio è visto superiore all'1,0 nel periodo 2021-2023, con ricavi attesi a 6,5-7,2 miliardi nel 2021, per salire alla forchetta 7,4-8,3 miliardi nel 2023. La posizione finanziari­a netta è attesa a 0,5 0,3 miliardi nel 2021 e a 0,3-0,04 miliardi nel 2023. I 'drivers strategici' del gruppo comprendon­o la «prosecuzio­ne del derisking cogliendo anche le opportunit­à derivanti da maggiori investimen­ti in infrastrut­ture postCovid; consolidam­ento della presenza in Italia; espansione in business adiacenti; efficienza e digitalizz­azione; crescita sostenibil­e», conclude Webuild.

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